"Il Gabibbo non è un plagio": la sentenza della Cassazione

Dopo 15 anni di contenzioso, la Corte di cassazione ha decretato che il Gabibbo non è un plagio della mascotte sportiva Big Red della Western Kentucky University e Antonio Ricci esulta

"Il Gabibbo non è un plagio": la sentenza della Cassazione

Oggi, dopo 15 anni di contenzioso in tribunale nella causa portata avanti dalla Crossland Enterprises e dall'Adfra, la Corte di cassazione ha decretato che il Gabibbo non è un plagio della mascotte sportiva Big Red della Western Kentucky University.

La Cassazione ha quindi confermando il giudizio del tribunale di primo e secondo grado, rigettando l'impugnazione e condannando gli appellanti a rimborsare le spese legali. Antonio Ricci, soddisfatto per la conclusione di un procedimento giudiziario durato molti anni, ha commentato così la decisione dei giudici: "Il Gabibbo rappresenta il populismo, la pancia, non parla: rutta. Vuol significare che in Tv qualunque banale pupazzo, se bercia o arringa moraleggiando, può ottenere il massimo della credibilità e popolarità".

L'autore di Striscia la

Notizia poi conclude: "Condannarlo per la voluta banalità delle sue forme, che lo rendono simile a decine e decine di altri pupazzi infantili dalla bocca larga, sarebbe stata una vera e propria assurdità".

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