Cronache

Il Gay Pride arriva a Taranto: "Sfiliamo per il figlio di Nichi Vendola"

Dopo Lecce e Foggia, la comunità omosex sfila anche a Taranto. "In piazza per festeggiare la paternità di Nichi Vendola"

Il Gay Pride arriva a Taranto: "Sfiliamo per il figlio di Nichi Vendola"

Non ha sfilato al Gay Pride tarantino, ma di certo la sua presenza in spirito era assicurata. Parliamo dell’ex presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, che già in passato ha partecipato a manifestazioni per l’orgoglio lgbt. Ora che, grazie all'utero in affitto, è diventato papà e ha meno tempo a disposizione garantisce almeno la presenza "in spirito". Come oggi a Taranto, città pugliese che per la prima volta nella sua storia ha ospitato questo tipo di manifestazione.

Sulla pagina Facebook il messaggio è stato chiaro sin da subito: "Costruiamo insieme un altro piccolo pezzo di storia della nostra Puglia. Dopo Lecce e Foggia, oggi l'orgoglio pugliese colorerá Taranto. Dimostriamo ancora una volta quanto amiamo la nostra terra e tutti i suoi frutti. Noi siamo la Puglia... Noi siamo il Puglia Pride. Scateniamo un inferno di colori". Oggi il capoluogo pugliese, insieme a Catania, ha ospitato l'Onda Pride, la mobilitazione del movimento lgbt organizzata dall'Arcigay. Appuntamento alle 16,30 presso il parco delle mura greche, lì dove si svolge il concerto del Primo Maggio. C'è tradizione culturale e modernità in questo primo appuntamento arcobaleno a Taranto, città da sempre sensibile - nel bene e nel male - al tema dei diritti di gay e lesbiche. Senza dimenticare il retaggio libertario degli anni in cui alla guida della Regione Puglia c'era proprio Vendola.

Invitato a partecipare alla marcia che porta i colori dell'iride anche l'attuale presidente della Regione, Michele Emiliano, insieme al sindaco di Taranto Ippazio Stefàno. Tra chi ha confermato la sua presenza ci sono Antonio Decaro, sindaco di Bari e Rosy Paparella, garante regionale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. Dopo i successi di Lecce (con tremila partecipanti) e quella di Foggia (con cinquemila manifestanti) le cifre, dal punto di vista delle adesioni, sono importanti.

Sono, infatti, arrvati pullman non solo dal resto della regione, ma anche da Roma, Napoli, Salerno e altre città italiane.

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