Genova, ad di Autostrade: "Sì a cooperare con Cdp ​ma no a nazionalizzazione"

Giovanni Castellucci parla per la prima volta dopo la tragedia di Genova: "Cooperazione con fondi di investimento istituzionali è nel nostro dna"

Genova, ad di Autostrade: "Sì a cooperare con Cdp ​ma no a nazionalizzazione"

"Non c'è alcun progetto né alcun contatto. Posso dire, tuttavia, che la cooperazione con fondi di investimento istituzionali anche di matrice pubblica e con obiettivi di lungo termine fa parte del nostro dna. È il caso di Edf, nostro partner in Francia, di Cpp (primo fondo pensione canadese) in Sud America e di Bank of China attraverso Silk Road Fund in Autostrade per l'Italia".

Dopo il crollo del ponte Morandi a Genova e dopo il lungo dibattito sulla ricostruzione e revoca delle concessioni, l'ad di Autostrade e Atlantia, Giovanni Castellucci, risponde così all'ipotesi che lo Stato entri attraverso Cdp in Autostrade. Castellucci parla per la prima volta a La Repubblica dopo il dramma di Genova.

Nella lunga intervista, l'ad di Autostrade parla anche dello "scenario possibile della nazionalizzazione". "Molti ne hanno parlato evidenziando l'incoerenza di un ritorno al passato, che sarebbe in totale controtendenza nel mondo occidentale - sottolinea Castellucci -. Mi limito ad osservare che sono i contratti e la Costituzione a chiarire quali sono le condizioni per una eventuale nazionalizzazione". E ancora: "Autostrade fa parte del patrimonio storico di Atlantia di cui è l'asset più importante. Non ci sono allo stato altri scenari. E siamo fiduciosi di poter dimostrare la correttezza del nostro operato".

Giovanni

Castellucci, quindi, non chiude all'ipotesi di ingresso della Cassa depositi e prestiti nel capitale del gruppo controllato dalla famiglia Benetton. Ma sulla nazionalizzazione ha qualche dubbio.

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