Cronache

"In Ghana v'avrei tagliato la gola". Poi il migrante picchia gli agenti

Fermato perché molesto con i passanti, un 49enne ghanese ha insultato, minacciato e picchiato gli agenti della Polizia locale di Como

"In Ghana v'avrei tagliato la gola". Poi il migrante picchia gli agenti

"In Ghana vi avrei tagliato la gola", si è rivolto così un cittadino ghanese di 49 anni alla Polizia locale di Como, intervenuta dopo la segnalazione di un cittadino. Lo straniero è stato avvicinato dagli uomini delle forze dell'ordine nel parcheggio antistante il cimitero monumentale del capoluogo lombardo, a breve distanza dal centro storico. Pare che che chiedesse l'elemosina in maniera insistente agli automobilisti e ai passanti.

Come riporta il sito di cronaca locale Comozero.it, la Polizia locale sarebbe intervenuta per invitare e convincere lo straniero dalle sue richieste, senza successo. A quel punto, quindi, la polizia gli ha chiesto i documenti e l'uomo sarebbe andato in escandescenza. Avrebbe inveito contro le forze dell'ordine e contro le loro famiglie. Nelle sue rimostranze violente contro gli uomini della Locale di Como, l'uomo originario di Accra ha dimostrato di conoscere bene il funzionamento dell'Italia: "In Italia la giustizia fa schifo e non potete farmi niente". Faliti altri tentativi di riportarlo alla calma, l'uomo ha tentato di spintonare, dare calci, pugni e testate agli agenti, che nonostante tutto sono riusciti a trarlo in arresto. I due uomini della Polizia locale hanno riportato lesioni guaribili in 5 giorni, come certificano i documenti dell'ospedale in cui i due si sono recati dopo l'azione.

Ora, il comando della Polizia locale e il gabinetto di Polizia scientifica della Questura di Como stanno approfondendo le indagini sull 49enne del Ghana per ottenere maggiori informazioni, soprattutto sulla sua posizione di regolarità in Italia. Per il momento è stato appurato che sia residente a Rozzano, in provincia di Milano, e che a suo carico risultano procedimenti per rapina, immigrazione clandestina, detenzione e spaccio di stupefacenti, occupazione abusiva di immobili. Ieri è stato processato per direttissima. Dopo aver patteggiato, gli è stata comminata una pena di un anno di reclusione con pena sospesa per violazione degli artt. 336 (violenza e minacce a Pubblico ufficiale), 337 (resistenza a Pubblico ufficiale), 582 (lesione personale aggravate), 651 (rifiuto di declinare le proprie generalità), sanzione amministrativa per l’art. 688 c.p. (ubriachezza molesta).

"Esprimo la mia vicinanza e auguro una pronta guarigione ai due agenti.

L’episodio testimonia la prontezza e l’efficacia con la quale si interviene a tutela dei nostri cittadini, anche mettendo a repentaglio la propria incolumità fisica, rendendo esperienza concreta il concetto più alto e autentico di ‘servizio’, come nella migliore tradizione del corpo di Polizia locale di Como", ha dichiarato l'assessore alla Polizia locale Elena Negretti.

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