Cronache

La giornalista col velo: cosa c'è dietro questa foto

La presa di Kabul da parte dei talebani ha riportato il Paese indietro di 20 anni con il ritorno delle limitazioni per le donne, islamiche e non

Giornalista Cnn col velo dopo l'arrivo dei talebani: cosa c'è dietro questa foto

Nonostante i proclami, nonostante le rassicurazioni alle quali, a onor del vero, nessuno ha creduto, a Kabul si inizia già a percepire il cambiamento da quando la città è in mano ai talebani. A volte le immagini parlano meglio di molte parole ed è sufficiente osservare delle foto del "prima" e del "dopo" per avere realmente contezza di quello che sta succedendo nel mondo. È diventato virale nelle ultime ore un meme che mostra Clarissa Ward, inviata della Cnn a Kabul, con un abbigliamento diverso rispetto al passato. La foto ha fatto il giro del mondo e avuto migliaia di condivisioni. Ma è la stessa giornalista, in serata, a fare alcune precisazioni importanti su quel meme.

Il collage che sta rimbalzando sui social nelle ultime ore mette a confronto una foto di pochi giorni fa di Clarissa Ward con uno scatto effettuato nelle ultime ore. La differenza tra i due fermo immagine dei suoi collegamenti salta subito all'occhio. Nella prima, infatti, l'inviata indossa abiti occidentali e ha la testa scoperta, il che le permette di mostrare i suoi capelli biondi, sebbene siano raccolti. Nella foto più recente, invece, Clarissa Ward indossa uno hijab nero, il tipico velo islamico che copre fronte, orecchie, nuca, collo e capelli e un abito chiamato abaya. Una differenza che in tanti hanno attribuito all'insediamento dei talebani a Kabul ma che è stata la stessa giornalista a spiegare con maggiore precisione, sottolineando alcuni dettagli.

"Questo meme è impreciso. La foto in alto è all'interno di un complesso privato. Quella in basso è per le strade di Kabul detenute dai talebani. In precedenza indossavo sempre un foulard per la strada a Kabul, anche se non con i capelli completamente coperti e con l'abaya. Quindi c'è una differenza, ma non così netta", ci ha tenuto a specificare la giornalista, evidenziando come anche prima dell'avvento dei talebani fosse raccomandabile coprire il capo.

Un discorso simile è stato fatto per la giornalista Charlotte Bellis, corrispondente da Kabul per Al Jazeera International. Anche nel suo caso sono state mostrate due foto in due momenti diversi, prima dell'arrivo dei talebani nella capitale afghana e dopo, mettendo in evidenza la presenza del velo che nella foto meno recente non era presente. Come ha fatto notare un utente, però, già in altre occasioni precedenti la corrispondente ha effettuato servizi con il velo sulla testa ma, com'è evidente, il nuovo corso l'ha spinta a indossarlo in qualunque servizio per la tv per la quale trasmette.

Nonostante la situazione di Kabul sia stata lievemente distorta nella narrazione dei social, per le donne la vita a Kabul è indubbiamente cambiata, come ha sottolineato la stessa Clarissa Ward in uno dei suoi collegamenti con la Cnn: "Ho visto molte meno donne di quante ne vedrei normalmente camminare per le strade di Kabul".

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