Identità e orgoglio: parole chiave che saldano le radici del passato alla volontà di costruire il futuro. Sono quelle che definiscono meglio la narrazione del Padiglione Italia a Expo Milano 2015. Un Gran Tour nel «cuore» dell'Esposizione Universale, il Padiglione che non si potrà non visitare perché presenta l'Italia al mondo come un «vivaio» di eccellenze, di talenti, di innovazione fondato sulle sue «potenze»: saper fare, bellezza, senso del limite che fa superare le avversità, futuro che guarda ai giovani della «Expo Generation».
Chiave di lettura e di visita che rende il Padiglione Italia un unicum a livello espositivo, posto com'è all'incrocio della pianta romana attorno alla quale si sviluppa l'Expo: Decumano e Cardo che si incontrano a Piazza Italia. Così il Padiglione si sviluppa sul Cardo, lungo 325 metri e largo 35, la via del Gran Tour lungo la quale, da Sud a Nord si affacciano gli spazi espositivi, istituzionali, di intrattenimento, il Palazzo Italia e la Lake Arena con l'Albero della Vita.
Qui si compie un viaggio nelle eccellenze italiane: agroalimentari, scientifiche, culturali rappresentate a tutto tondo dalla presenza dei territori e delle Regioni, il grande Padiglione del Vino curato da Vinitaly e quello del Cibo dei Desideri, rappresentazione ampia del meglio della nostra produzione agro-industriale. Anche l'Unione Europea ha voluto il proprio padiglione di fronte al Palazzo Italia.
Il tema dell'Expo, «Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita» sarà al centro degli spazi espositivi ma anche nel grande palinsesto con oltre 2.000 appuntamenti ed eventi che si snoderanno per sei mesi dal primo maggio al 31 ottobre. Dalla scienza per la sicurezza e la qualità alimentare all'innovazione nella filiera all'educazione alimentare, alle buone pratiche agricole. Non solo, spettacoli, incontri, eventi coinvolgeranno i visitatori da Piazza Italia alla Lake Arena con l'Albero della Vita fino al grande palco degli eventi vicino al padiglione di «We-Women for Expo».
Palazzo Italia sarà un elemento centrale di richiamo, con la sua «pelle» ramificata che ricorda lo sviluppo delle radici realizzata con un avveniristico cemento bianco ecologico. Quando si entra ci connette con l'Italia grazie ai monitor e al collegamento live con tre mercati storici: Campo dei Fiori a Roma, Rialto a Venezia e Vucciria a Palermo, da sempre luoghi di incontro attorno al cibo, di scambio di esperienze, conoscenze, relazioni. E al primo piano ecco si scopre «la potenza del saper fare» dell'Italia e del lavoro che rende la nostra terra ricca e produttiva: proiezioni e suoni danno vita a sculture che raccontano storie di ingegno, creatività e capacità di fare.
Negli altri piani, una serie di installazioni di grande richiamo emozionale racconteranno la «potenza della bellezza»: turismo, qualità della vita, paesaggi d'Italia che si apprezzano meglio passando prima dalla «stanza del disagio» che con immagini e rumori mostrerà i disastri e le brutture che rovinano il pianeta. E non mancherà la «provocazione»: lo spazio dedicato al «Mondo senza l'Italia». Come sarebbe? Le risposte in video interviste a personaggi della politica, della cultura e dei «saperi» di tutto il mondo... Con il «gioco dei cinque sensi» si passa dal buio alla ritrovata capacità visiva per ammirare «La Vuccirìa», capolavoro di Renato Guttuso.
La «potenza del limite» con il racconto di storie sulla capacità di reagire e la «potenza del futuro» si scoprono al terzo piano deve si ammireranno grande mostra sul design italiano e il grande «Vivaio Italia», con specie e semi giunti da tutte le regioni, giardino
della bio-diversità italiana con una replica dell'Albero della Vita che in basso appoggerà le sue radici nell'acqua per donare al mondo semi e frutti dell'Italia, non solo quelli della terra, ma anche quelli della sua gente.
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