Coronavirus

Green pass o tamponi? Tutte le nuove regole per il rientro

Novità per salire a bordo di aerei, traghetti, treni, autobus. Regole nuove anche a scuola, per docenti e corpo scolastico

Green pass o tamponi? Tutte le nuove regole per il rientro

Con la fine delle vacanze estive dal 1° settembre ci saranno nuove regole in fatto di tamponi e Green pass. Riguarderanno i trasporti, le strutture scolastiche, le palestre e altre attività. Oltre a quelle per cui è già vigente l’obbligo di mostrare la certificazione verde, come per le palestre, i ristoranti al chiuso e le mense aziendali, da mercoledì primo settembre si andranno ad aggiungere limitazioni per coloro che devono viaggiare e per il personale scolastico, docenti e non.

Viaggi e Green pass

Per chi deve viaggiare in Italia o deve rientrare nel nostro Paese cambiano le regole. La certificazione sarà infatti obbligatoria, come dice l’articolo 2 del decreto legge n° 111 del 2021, per salire a bordo di aerei, traghetti e navi in servizio tra regioni diverse, a eccezione di quelli sullo stretto di Messina. Oltre che su treni, pullman e autobus a lunga percorrenza. Dal 1° settembre il Green pass sarà obbligatorio anche per i collegamenti aerei nazionali tra città italiane. Per chi rientra da un Paese europeo è obbligatorio sottoporsi al tampone, molecolare o rapido, se non sono ancora trascorsi 14 giorni dalla seconda dose di vaccino.

Cosa cambia a scuola

A scuola potranno entrare solo i docenti e il personale scolastico muniti di Green pass. La regola riguarderà quindi tutto il corpo scolastico, insegnanti e non. Ovvero insegnanti, collaboratori, fino al personale ATA. Chi non sarà munito di certificazione non potrà entrare. Dal quinto giorno a casa, l’assenza viene considerata non giustificata e “il rapporto di lavoro è sospeso e non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento, comunque denominato”, come specificato nell’articolo 1 del decreto n° 111 del 6 agosto 2021.

Palestra e piscina, certificazione per gli over 12

L’articolo 6 del dl del 23 luglio prevede l'obbligo di Green pass in "piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, limitatamente alle attività al chiuso", in vigore dallo scorso 6 agosto. Chi ha una età superiore ai 12 anni dovrà mostrare il certificato verde, cartaceo o digitale, sia per nuotare in vasca che per allenarsi in sala. All’ingresso si dovrà inoltre misurare la temperatura corporea, mantenere la distanza di due metri, indossare la mascherina sia al chiuso che all’interno degli spogliatoi e durante la pausa tra un esercizio e l’altro. In vasca la distanza di sicurezza da mantenere sarà invece di 7 metri quadrati per ogni nuotatore. Il Green pass sarà obbligatorio ovunque, non solo in sala macchine, ma anche per tutti gli sport che si svolgono in palestra o corsia, come yoga, acquagym, arti marziali, danza, ginnastica. Nessun obbligo di certificazione per gli under 12 al contrario dei loro accompagnatori che accederanno alla struttura. Nel caso di sport all'aperto il Green pass non è obbligatorio. Anche se alcune strutture lo richiedono comunque se vengono utilizzate docce, spogliatoi, servizi igienici. Chi vorrà utilizzare solo le zone esterne potrà chiedere di compilare una autocertificazione per usufruire solo di quelle aree, con divieto di accedere alle altre.

Calcio: a chi servirà la certificazione o il tampone

Inizialmente era stata pubblicata la regola secondo cui tutti i calciatori dovevano sottoporsi al tampone, anche coloro muniti di Green pass. Dopo notevoli proteste del mondo dilettantistico è però arrivata la rettifica. Per quanto riguarda le attività dilettantistiche o giovanili agonistiche di livello regionale o provinciale, l'attività di screening iniziale con i tamponi antigenici o molecolari "si intende facoltativa per i soggetti in possesso di Certificazione verde Covid 19. Viceversa l'attività iniziale di screening rimane obbligatoria per tutti i componenti del Gruppo Squadra (giocatori, allenatore, staff), indipendentemente dal possesso o meno della Certificazione verde Covid-19 per lo svolgimento di attività agonistiche dilettantistiche giovanili di livello nazionali o comunque riconosciute di preminente interesse nazionale dalla Federazione o relative alle fasi finali di competizioni nazionali".

Per quanto riguarda gli allenamenti, anche se praticati in locali chiusi, "considerata la frequente necessità di utilizzo di spazi e sale al chiuso per i quali è obbligatoria la Certificazione verde è necessario un tampone molecolare o antigenico entro le 48 ore precedenti ciascuna seduta di allenamento per i non vaccinati e non guariti, e per i soggetti non vaccinati con l'intero ciclo vaccinale". Green pass obbligatorio anche per la pallavolo. Per la serie A e B, sia maschile che femminile, è obbligatorio uno screening con tampone 48/72 ore prima della ripresa degli allenamenti e delle competizioni. Dalla serie C in giù viene richiesto un tampone molecolare o antigenico effettuato a 72/48 ore prima.

Minibasket e certificato verde

I minori di anni 12 non dovranno esibire il Green pass, ma solo un’autocertificazione compilata dai genitori. Per gli over 12 invece ci sarà l'obbligo di certificazione per loro e per gli accompagnatori.

Va bene anche un tampone negativo effettuato negli ultimi giorni 7 giorni.

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