Cronache

Girato un porno con due donne durante il congedo retribuito dalla Guardia Forestale

Uno scandalo lucano iniziato due anni fa. Alle accuse ha replicato: "Era un'avventura di sesso". Viene reintegrato nell'arma

Girato un porno con due donne durante il congedo retribuito dalla Guardia Forestale

A Potenza è stata prosciolta l'ex guardia forestale coinvolta nel caso a luci rosse che ha scandalizzato l'intera Basilicata.

Tutto è nato nel 2015 quando è andato in congedo per 268 giorni retribuiti a causa di gravi motivi di famiglia. Aveva dichiarato di dover accudire il padre gravemente malato. In realtà, dopo qualche mese, venne riconosciuto in un film porno girato negli Stati Uniti, in Florida.

Rischia, però, lo stesso il processo (come si legge su "La Gazzetta del Mezzogiorno" che riporta la notizia). Per lui era stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini. L'accusa: aver utilizzato il congedo speciale per recarsi all'estero. Ma ora si parla di semplice sesso praticato dall'ex guardia forestale, pertanto decade l'accusa di aver svolto attività lavorativa durante il congedo retribuito.

Il “film” con le scene hot era stato visto dai suoi superiori e così erano partite le indagini. A incastrare l'agente, la data del visto sul passaporto che coincideva proprio con i giorni nei quali aveva detto avrebbe prestato assistenza in Italia al padre malato. Florida, Montenegro e alcune regioni in Italia sono stati le mete dei viaggi effettuati dalla guardia durante i giorni di permesso.

Malgrado questo, però, non si evince in alcun modo che il video fosse frutto di un'attività retribuita, ma semplicemente sesso come quello con due donne in una piscina negli Stati Uniti. Il forestale si è difeso considerandola “un'avventura” e spiegando di non essere a conoscenza che il video fosse ripreso per poi essere venduto. Stando alle dichiarazioni dell'uomo, pare abbia presentato denuncia per violazione della privacy. Come scrive ancora il giornale pugliese: "Una ricostruzione opposta a quella della pubblica accusa che nello scorso ottobre spiegava come «le circostanze di tempo e di luogo, gli impegni economici sostenuti dall’indagato, il profilo professionale dell’attrice protagonista, la pubblicazione e pubblicizzazione online" facessero "evidentemente ritenere che l’attività sia stata regolarmente retribuita".

Ma l'accusa non ha retto non essendoci le prove. Così l'uomo potrà tornare in servizio, non più tra le guardie forestali.

Dopo l'accorpamento scattato il primo gennaio, vestirà la divisa da carabiniere.

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