Cronache

Halloween, stop da diversi sindaci e dirigenti scolastici

"Nei primi 4 giorni di Novembre si festeggiava gran parte della nostra Identità Nazionale: il 1° i Santi (il nostro essere Cristiani) il 2 i morti (la famiglia, le radici) il 4 la vittoria nella prima Guerra mondiale (la Patria). Ora tutto questo è stato sostituito quasi integralmente da Halloween..."

Halloween, stop da diversi sindaci e dirigenti scolastici

Halloween, la macabra festa importata dagli Stati Uniti, ha ottenuto l’attenzione di alcuni sindaci e dirigenti scolastici siciliani e di un sindaco del reatino che hanno rilanciato i valori della tradizione cattolica.

Quarantatré dirigenti scolastici e ventotto sindaci del Messinese, attraverso una lettera all’insegna dello slogan "viva la cultura siciliana!", hanno attaccato la "moda d’oltreoceano" ed hanno invitato "a riscoprire le tradizioni siciliane della festa di Ognissanti e della Commemorazione dei fedeli defunti", come "lu cannistru", il cesto pieno di vari dolci fatto trovare ai bambini la mattina del 2 novembre come "dono" degli avi defunti e la "frutta marturana", i dolci di zucchero tipici di varie zone della Sicilia.

I sindaci promotori dell’iniziativa sono stati Domenico Munafò, Antonino Filippo Casimo, Irene Ricciardello, Leonardo Giuseppe Principato Trosso, Filippo Borrello, Vincenzo Lionetto Civa, Carmelo Paratore, Gaetano Artale, Marco Pettinato, Maurizio Crimi, Ignazio Spanò, Carmelo Pietrafitta, Liborio Porracciolo, Filippo Taranto, Girolamo Bertolami, Michele Pino, Maurizio Ruggeri, Dino Castrovinci, Salvino Fiore, Bruno Mancuso, Francesco Paolo Cortolillo, Danilo Lo Giudice, Fabio Vinci, Giuseppe Pappalardo, Salvatore Castrovinci, Michele Lemmo, Vincenzo Crisà e Antonino Di Stefano.

Si tratta, rispettivamente dei primi cittadini di Terme Vigliatore, Basicò, Brolo, Capizzi, Caprileone, Castell’Umberto, Falcone, Ficarra, Fondachelli Fantina, Furnari, Gioiosa Marea, Mazzarrà Sant’Andrea, Mistretta, Montalbano Elicona, Novara di Sicilia, Oliveri, Piraino, San Marco d’Alunzio, San Piero Patti, Sant’Agata Militello, Sant’Angelo di Brolo, Santa Teresa Riva, Saponara, Spadafora, Torrenova, Tripi, Ucria, Valdina.

L’iniziativa dei sindaci e dei dirigenti di diverse scuole messinesi, oltre ad avere trovato l’appoggio bipartisan di parlamentari regionali e nazionali (il leghista Alessandro Pagano, i 5 Stelle Bernadette Grasso e Francesco D’Uva, Antonio Catalfamo di Fratelli d’Italia e Francesco De Domenico del Pd), è stata portata avanti anche da dirigenti scolastici della Provincia di Palermo, da educatori e preti di diverse altre zone della Sicilia.

"È importante far conoscere presto ai bambini il valore delle loro radici. Anche le nuove norme scolastiche sul recupero della cultura siciliana ci spingono in questa direzione", ha dichiarato all’edizione siciliana de La Repubblica, Francesca Paola Puleo dell’istituto Rodari di Villabate.

Anche Paolo Trancassini, deputato di Fratelli d’Italia e sindaco di Leonessa, un comune di poco più di 2300 abitanti della provincia di Rieti (Lazio), ha fatto parlare di sé per le iniziative contro Halloween.
Su Facebook ha scritto: "Quando ero piccolo nei primi 4 giorni di Novembre c’era e si festeggiava gran parte della nostra Identità Nazionale: il 1° i Santi (il nostro essere Cristiani) il 2 i morti (la famiglia, le radici) il 4 la vittoria nella prima Guerra mondiale (la Patria). Ora tutto questo è stato sostituito quasi integralmente da Halloween... Pensaci....passa parola".

Poi ha lanciato una campagna di sensibilizzazione a cura del comune di Leonessa con la frase: "Ricorda hai le tue radici… Usa la testa, non la zucca!".

"La nostra è l’ultima generazione che ha sentito raccontarsi le storie dei bisnonni al cimitero, oggi anche la nostra identità si è annacquata. Probabilmente è stato un nostro errore, di noi che non abbiamo vigilato attentamente sui nostri figli", ha dichiarato Trancassin a Il Messaggero.

"Vedere come halloween, che non è la nostra festa, si sia presa completamente la scena di questi giorni, archiviando valori importanti come la patria, la famiglia e l’essere cristiani ci dovrebbe indurre a riflettere, anche come italiani.

Molti problemi nascono dal fatto che non abbiamo una identità nazionale".

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