Cronaca locale

La rom gli occupa casa: da 20 giorni è costretto a dormire dal fratello

La paradossale vicenda di un 86enne che da più di due settimane non può rientrare nella sua abitazione occupata da una donna e un bambino dell’Est

 "Ho gli abusivi in casa ma nessuno ordina lo sgombero"

Aveva lasciato la sua abitazione da un paio di giorni per effettuare alcuni controlli medici e ricevere le cure necessarie, ma una volta ritornato a casa si è trovato di fronte a una situazione paradossale. Inserita la chiave nella toppa del portoncino d’ingresso ha scoperto che la serratura era stata cambiata. All’interno si era insediata una donna rom con un bambino che, di fatto, ha cacciato il proprietario dal suo appartamento. Ennio Di Lalla, 86 anni, abita o, meglio, abitava nel quartiere don Bosco di Roma e non immaginava assolutamente di trovarsi in una condizione da incubo. Che qualcosa fosse successo l’anziano l’aveva intuito, poiché l’amministratore, avvisato dai vicini, aveva messo in guardia l’uomo. La sera precedente dall’abitazione sono giunti strani rumori che avevano messo in allarme il condominio.

Non si trattava, però, di un furto, come immaginava Di Lalla, ma di un’occupazione abusiva. L’86enne non credeva ai suoi occhi quando, insieme ai carabinieri, è riuscito a far aprire la porta di casa sua. Di fronte a lui una donna rom dell’Est, con un bambino piccolo, che si comportava come se l’appartamento fosse suo. E lì è rimasta per il momento. Senza l’ordine di sfratto di un giudice le forze dell’ordine non possono intervenire e l’abusiva può rimanere tranquillamente al suo posto. A Di Lalla è crollato il mondo addosso, oltretutto la donna sembra fare sul serio, dato che ha cambiato anche il nome sul portoncino d’ingresso.

Intanto, sono trascorsi venti giorni e l’86enne ha trovato ospitalità dal fratello in attesa che il tribunale intervenga e ordini lo sgombero forzato. “Non ho potuto prendere neppure le medicine in casa mia – ha dichiarato al quotidiano Il Messaggero Di Lalla – ho problemi di cuore e un’insufficienza renale eppure sono più di due settimane che non ho la possibilità di ritornare nel mio appartamento. Ciò è davvero assurdo”. Il pensionato ha timore che la donna, che non aveva mai visto prima, possa vendere gli oggetti presenti in casa: libri, quadri e altro materiale meno prezioso. “Sono i miei ricordi – ha continuato – ho paura di averli persi per sempre, magari dati via per pochi soldi”. Quell'abitazione è tutto per l'86enne. "Vivevo là dagli anni Cinquanta con i miei genitori. Prima - ha sottolineato l'anziano - pagavamo la pigione a un ente. In seguito ho riscattato l'alloggio, comprandolo con i miei soldi".

Di Lalla, appena si è accorto dell’occupazione abusiva, ha denunciato l’accaduto ai carabinieri. Per il suo legale i reati commessi dalla donna sono diversi. Innanzitutto, l’occupante verrà indagata per danneggiamento, visto che ha forzato la serratura per entrare, poi dovrà rispondere di violazione del domicilio ed eventualmente anche di furto se mancheranno alcuni oggetti presenti in casa. Ma, nel frattempo, l’anziano è costretto a vivere dal fratello, con tutti i disagi che si possono immaginare, in attesa che la magistratura si decida ad intervenire. "So che un magistrato ha aperto un fascicolo - ha detto Di Lalla - sta indagando. Ripeto, non ce l'ho con nessuno, aspetto.

Ma ridatemi la mia casa, tutto ciò è assurdo".

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