Ancora paura in Belgio. La polizia belga ha sparato contro un'auto, nel distretto di Molenbeek a Bruxelles. L'uomo alla guida prima degli spari aveva urlato di avere dell'esplosivo a bordo del mezzo. L'uomo stava guidando quando ad un certo punto non si è fermato ad un semaforo e ha puntato gli agenti. La polizia ha questo punto ha fatto fuoco ed è riuscita a fermare l'auto e il conducente. Il quartiere di Molenbeek, densamente popolato da persone musulmane di origine marocchina, è quello diventato noto per la cellula dello Stato Islamico in correlazione agli attentati di Parigi del novembre 2015 e di Bruxelles 4 mesi dopo. La polizia ha arrestato l'uomo che era a bordo dell'auto e che era stato ritenuto avere una guida sospetta. Dopo l'arresto dell'uomo, visto che aveva detto di avere esplosivi, è stato chiesto all'esercito di fare dei controlli in tutta la zona interessata dal presunto attacco terroristico. L’uomo alla guida dell’auto è stato identificato come un cittadino ruandese di 36 anni, Jean-Claude Nshuti, ignoto alla giustiza del Belgio (ex potenza coloniale del martoriato Paese africano).
L’uomo ha vissuto in Belgio fino al 2009 per poi traferirsi in Germania, a spiegare la targa tedesca dell’auto. La procura belga riferisce che l’uomo parlava in modo incoerente e non sembrava lucido quando è stato arrestato. Dopo gli accertamenti la polizia non ha riscontrato la presenza di esplosivo a bordo dell'auto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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