L'inventore del bancomat, per la maggior parte delle persone, è un perfetto sconosciuto anche se ha rivoluzionato la vita di tutti: oggi attacca i miliardari e li accusa di non aver fatto niente in confronto a lui.
Senza il bancomat saremmo finiti. Eppure chi ha inventato questo strumento rivoluzionario non ha ricevuto alcun compenso per la sua scoperta, anzi. Lo scozzese James Goodfellow ha deciso di raccontare la sua storia al Guardian. Stanco e deluso dal trattamento che ha ricevuto ha deciso di togliersi alcuni sassolini dalle scarpe.
Nel 1966 Goodfellow e la sua azienda avrebbero fatto richiesta di inventare uno strumento in grado di distruibire denaro anche quando le banche sono chiuse. Così è stato progettato e creato il bancomat. A Goodfellow è stato attribuito il brevetto per aver inventato questo strumento rivoluzionario e gli è anche stato dato un compenso irrisorio: 15 sterline.
L'uomo, ormai 79enne, non ha mai voluto racconatare la sua storia e ha sempre vissuto in modestissime condizioni. Ma ultimamente, la ricchezza spropositata di alcuni banchieri e soprattuttto dell'inventore di Facebook, lo ha infastidito parecchio tanto da convincerlo a parlare. "Ho inventato uno strumento rivoluzionario e ho guadagnato soltanto poche sterline, chi invece come Marck Zuckerberg ha realizzato qualcosa di virtuale ha un'azienda dal valore di 48 miliardi di dollari. Mi sembra un pochino assurdo" - ha confessato Goodfellow .
Un "c'est la vie" che però a James Goodfellow, non è ancora andato giù visto che la sua scoperta rivoluzionaria non lo ha minimamente arricchito.
"Potete immaginarvi come mi sento quando vedo banchieri con bonus da un milione di sterline - continua al Guardian -. Mi chiedo che cosa abbiano fatto per contribuire al settore bancario più di ciò che ho fatto io e meritare un bonus così alto. Non ha molto senso per me".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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