Cronache

I no vax ci contestano: protesta sotto la sede de ilGiornale

Un gruppo di no pass ha protestato davanti alla sede de ilGiornale. Il direttore Minzolini: "Non ci faremo intimidire"

I no vax ci contestano: protesta sotto la sede de ilGiornale

Un nastro delimitatore, di quelli usati nei lavori stradali. Una ventina di volantini raffiguranti un "coronavirus" fatto di microfoni su sfondo giallo. "The real virus", lo chiamano. Così un gruppo di no pass - no vax ha protestato davanti al portone d'ingresso de ilGiornale nel pomeriggio di oggi, per poi spostarsi nella vicina via Torino, nel centro di Milano. Una protesta che - come sottolinea il direttore Augusto Minzolini - non ci intimidisce, nonostante qualcuno sui social arrivi ad "augurarci di saltare in aria", come ha scritto tale Mauro Martino su Twitter.

Un manipolo di persone ci ha contestato pacificamente sotto l'egida dello slogan "In media stat virus", rivisitazione moderna del ben più conciliante adagio latino "In medio stat virtus", la virtù sta nel mezzo, e ormai motto dei movimenti contrari a certificazione e vaccinazione anti Covid. L'accusa è la solita ed è presto riassunta in post-fotocopia nelle varie pagine social: "propaganda" e "falsificazione ideologica" volta a giustificare "l'aberrante norma del green pass". Persino la pandemia - sostengono - farebbe parte di un complotto mondiale messo in piedi per soggiogare i popoli di tutto il globo. Il "virus", quindi, non sarebbe quello che quasi due anni ci ha costretti a fare i conti con milioni di morti, ma quello che - sempre secondo loro - serpeggia negli organi di informazione e che ha come unico obiettivo quello di togliere la libertà.

A questi rispondiamo ogni giorno con altri numeri, quelli della scienza. Numeri che ci dicono ogni giorno che senza i vaccini non ne usciremo. Basta guardare gli ultimi bollettini: l'incidenza e la pressione degli ospedali sono inversamente proporzionali alla popolazione che ha aderito alla campagna. Prova ne è che la prima Regione a passare in zona gialla è la Sicilia, che è anche l'ultima per numero di persone vaccinate. L'isola invasa da turisti ha registrato infatti un record di oltre 200 casi ogni 100mila abitanti (contro i 50 considerati limite), con una percentuale di ricoveri non gravi di oltre il 20% e in terapia intensiva oltre l'11%. Dati che hanno fatto scattare le restrizioni: da lunedì torna la mascherina anche all'aperto e il limite di quattro persone al ristorante.

E che dire della Danimarca dove, proprio grazie alla diffusione degli antidoti, verranno eliminate tutte le restrizioni (e persino l'obbligo del green pass tanto contestato in Italia)? E del Regno Unito che, nonostante l'aumentare dei casi, ha potuto riaprire senza registrare un nuovo record di decessi? In entrambi i casi a far la differenza è stata la percentuale di immunizzati.

E, come ha ribadito il direttore de ilGiornale, Augusto Minzolini, "non ci faremo intimidire: la nostra battaglia per un’informazione corretta e trasparente continuerà".

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