Cronache

Iban sull'epigrafe: scoppia il caso al funerale

"Lei nella vita ha fatto qualsiasi cosa per me, ero il suo primo pensiero, il suo orgoglio. Adesso voglio laurearmi", ha dichiarato la figlia di 21 anni

Iban sull'epigrafe: scoppia il caso al funerale

Ha fatto discutere il funerale di Sonia Campagnolo, la mamma di 47 anni morta di cancro la scorsa domenica. Avendo pensato sino all'ultimo alla figlia, rimasta adesso orfana, la donna ha infatti voluto che sulla propria epigrafe fosse riportato il seguente messaggio: "Il tuo fiore sia un’offerta da devolvere a sostegno della figlia Lisa tramite l’Iban IT96E01030624700000018 07112 con causale: in memoria di Sonia". Una scelta sicuramente singolare, mossa dall'affetto e dalla preoccupazione di una madre, che tuttavia ha suscitato anche qualche reazione stizzita. Il parroco, infatti, ha scelto di non celebrare il rito funebre, che è stato quindi officiato da un prete ormai andato in pensione.

La storia di Sonia

Era il 2019 quando Sonia ha accusato i sintomi del male che l'ha poi strappata alla figlia ed ai propri cari: un costante dolore all'addome poi risultato essere un tumore al pancreas ormai già in metastasi. Avendo ricevuto qualche speranza dai medici, la donna si era fatta forza ed aveva affrontato le cure, continuando anche a recarsi sul posto di lavoro. A lungo andare la chemioterapia aveva però debilitato il suo fisico, facendole perdere oltre 15 chili, tanto che Sonia si era infine vista costretta a rimanere a casa.

Al centro dei pensieri della donna c'è sempre stata la figlia Lisa, cresciuta solo con la madre, dato che il padre le aveva lasciate quando lei aveva solo un anno. Iscritta in una università padovana, la giovane 21enne ha avuto fino all'ultimo la dimostrazione di quanto Sonia la amasse e pensasse al suo futuro."Era preoccupata per me. Ne abbiamo parlato più volte, io ora studio Giurisprudenza, sto cercando lavoro. Ma l’appello nasce per sapermi un po’ più sicura anche economicamente quando lei non ci fosse stata più", ha spiegato Lisa al Corriere del Veneto. Un passato difficile quello di madre e figlia:"Mia mamma era una persona molto positiva, sempre sorridente. Cercava di vedere il lato positivo in tutto, era una guerriera. E questa forza me l’ha trasmessa. Il rapporto con mio padre è rimasto freddo, è sempre stato così fin da quando ero piccola. Lui non mi cercava e non ho nemmeno il suo numero di telefono".

Alla giovane restano i nonni materni ed una zia che vive in Basilicata. "Siamo state fianco a fianco ogni attimo, vivendo tutto il tempo insieme, senza ombre", ha aggiunto la ragazza. "Lei nella vita ha fatto qualsiasi cosa per me, ero il suo primo pensiero, il suo orgoglio. Adesso voglio laurearmi, ne sarebbe felice".

Le polemiche

Eppure c'è chi non ha gradito le ultime volontà di Sonia. L'altro giorno a Carmignano sul Brenta nel Padovano è stato celebrato il funerale della 47enne ed a officiare la funzione è stato don Luigi, un sacerdote andato in pensione 12 anni fa. È rimasto invece all'interno della canonica don Egidio, l'attuale titolare della parrocchia. "Io servo il Signore da 42 anni ma un Iban sull’epigrafe non l’avevo mai visto. Negli ultimi 16 mesi ho fatto 102 funerali di cui 12 Covid, seguo 2.250 famiglie e ne assisto 39 di veramente povere", è stato il commento del parroco al Corriere del Veneto. "Compriamo loro da vestire, paghiamo l’affitto, copriamo le bollette. Questo è il paese, poi vedo un Iban su un’epigrafe e mi chiedo: cos’è successo? Quella famiglia è diventata improvvisamente povera? No, non lo è. Ho fatto visita a Sonia due settimane fa, suo padre Piero frequenta la parrocchia, lui stesso è membro del gruppo della Caritas e sa perfettamente cosa vuole dire averne e non averne".

Ad appoggiare la decisione della donna ed a restare al fianco della figlia Lisa gli amici più cari:"Non si tratta solo di soldi", spiegano,"quello di Sonia è un gesto che ha risvegliato qualcosa, ha affidato alla comunità il pezzo di strada che non poteva più fare lei con la figlia, come avesse chiesto un’adozione a distanza, a qualcuno, ai molti che l’avrebbero amata e seguita come ha fatto lei".

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