Cronache

Ma le idee non si possono fermare

Riceviamo e pubblichiamo una lettera di Salvatore Lo Mastro, candidato alle elezioni universitarie con la lista "Siamo UniTn"

Ma le idee non si possono fermare

Gentile Fausto, il 30 ottobre vi sarà la ricorrenza del primo anniversario dei tristi episodi avvenuti in via Verdi di fronte alla facoltà di Sociologia. A distanza di un anno, da studente di UniTn, sento il dovere di esprimere la necessità di ricordare due giornate nefaste per il pluralismo, per la libertà di espressione e per la democrazia all'interno del nostro Ateneo.
Il 30 di ottobre del 2019 niente più e stato che una rievocazione di anni bui che hanno coinvolto la città di Trento ed il nostro Paese; gli slogan, i cori ma anche il vestiario e l'atteggiamento, ricordavano il periodo in cui, in quella stessa facoltà, Renato Curcio e i suoi "compagni" costituivano le Brigate Rosse.

A distanza di un anno, mi duole notare che il rettorato poco e nulla ha fatto per punire e limitare i facinorosi "nipotini di Curcio". Erano state promesse punizioni esemplari che non sono mai arrivate nonostante le azioni dei gruppi di estrema sinistra fossero state premeditate, costruite e organizzate all'interno dei canali social (Facebook, Telegram, WhatsApp) dal collettivo universitario Refresh e dallo spazio organizzato Hurriya.

La nota positiva, Fausto, è che quegli eventi hanno risvegliato nei cuori e nelle menti degli universitari di buon senso, che hanno caro il valore della libertà e della democrazia, la voglia di ricostruire spazi aperti e plurali ove esprimere le proprie opinioni ma anche il proprio dissenso in maniera civile, pacifica e rispettosa.

In tal senso assieme ad altri studenti proporrò la conversione di quello che una volta fu lo spazio Hurriya, in un'aula dedita al dibattito, alla formazione e alla condivisione di idee e opinioni dove siano presenti tutte le forme del pensare, tutte le diverse visioni di mondo, ma dove sia chiaro e insito che non c'è e non ci sarà spazio per il radicalismo, per la violenza e per gli atteggiamenti che tutto sono tranne che parte di una comunità universitaria.

Grazie Fausto per il lampante esempio di perseveranza e resistenza pacifica che ci hai insegnato l'anno scorso.

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