Cronache

Ventimiglia, in manette trafficanti di clandestini

Una vasta operazione contro l’immigrazione clandestina è in corso dall’alba al confine italo francese di Ventimiglia. La polizia sta eseguendo diverse misure cautelari nell’ambito di un’indagine che mira a far luce su un traffico di migranti, a cavallo tra l’Italia e la Francia

Ventimiglia, in manette trafficanti di clandestini

Spostavano migranti come se fossero dei pacchi postali. Li reclutavano per strada e persino su social, in particolare su Facebook; quindi li caricavano su auto o furgoni e li portavano in Francia alla “modica” cifra di 100-500 euro ciascuno, a seconda del servizio offerto. Un giro d’affari che in un hanno aveva fruttato almeno centomila euro a un’organizzazione di passeur del Bangladesh - tutti regolari in Italia - sgominata dalla polizia, a Ventimiglia, in collaborazione con le autorità francesi.

Sette le misure cautelari, cinque delle quali in carcere, eseguite, all’alba, con un contingente di circa quaranta agenti. Per altri due migranti è stato emesso un provvedimento di interdizione dalle province di Imperia, Cuneo, Torino e Aosta. L’indagine, battezzata “Bengala” (dalla nazionalità degli arrestati) ha preso le mosse, circa un anno fa, dalla cattura di un passeur fermato al valico autostradale con nove migranti nel bagagliaio. Una volta reclutati, i migranti venivano portati in un paio di appartamenti affittati dall’organizzazione, in attesa di essere espatriati. Ciascun viaggio poteva fruttare anche seimila euro ed oltre.

Sulle cifre versate dai singoli, che spesso si facevamo mandare i soldi da casa, l’organizzazione proponeva tariffe diverse, a seconda che lo straniero si accontentasse di essere lasciato dopo il confine, in autostrada, oppure volesse proseguire anche fino a Marsiglia. Le misure cautelari sono state emesse nei confronti di: Hasan Mehedi; Muhammad Faruq; Islam Md Samadul; Ahmed Monjur; Diabi Mahamadou; Molla Abul Faysal e Ahmed Raju. Nei loro confronti è contestata l’associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. L'organizzazione era particolarmente curata nei dettagli.

C'erano, infatti: la vedetta che doveva monitorare i controlli delle forze dell'ordine; gli accompagnatori che a piedi o in auto dovevano portare i migranti oltreconfine; quindi, i conduttori di alloggi, in cui venivano ospitati gli stranieri prima dell’espatrio. Per poi passare a reclutatori; collaboratori, autisti cassieri.

"Un'operazione alla quale hanno contribuito anche i colleghi francesi - ha affermato, stamani, il dirigente della polizia di frontiera italiana, Martino Santacroce, nella conferenza stampa di presentazione dell'operazione - che stronca così un'organizzazione che ha messo salde radici a Ventimiglia e comprensorio, ma con contatti anche a Torino e Milano”.

Alle parole di Santacroce hanno fatto seguito quelle di Delphine Lallemand, comandante dei servizi per l’immigrazione irregolare della polizia francese: “Una collaborazione importante che consente di contrastare il fenomeno dell’immigrazione clandestina. L’ultimo passeur lo abbiamo arrestato, la settimana scorsa. Aveva undici migranti nascosti in una vettura Alfa Romeo 147. E’ stato già condannato a due anni di reclusione”.

Dall’inizio del 2018 le autorità francesi hanno già arrestato 172 passeur; 136 quelli catturati dalla polizia di frontiera italiana.

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