La tutela dell’ambiente e della salute dei pugliesi continuano ad essere oggetto di preoccupazione a Bruxelles. La Commissione europea ha, infatti, aperto una procedura d’infrazione sulla centrale termoelettrica di Cerano (Brindisi) per violazione degli articoli 13 e 23 della direttiva 50 del 2008 sulla “qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa”.
La decisione è stata presa in seguito alle denunce dell’associazione ecologista Peacelink, l’ultima del 7 marzo scorso accompagnata da un dettagliato dossier sul peggioramento della situazione.
La Commissione ha, pertanto, esaminato i dati confermando che “i valori limite per la qualità dell’aria sono stati superati per diversi anni nell’aria in oggetto”, come si legge in una nota dei rappresentanti di Peacelink, Antonia Battaglia, Alessandro Marescotti e Ornella Tarullo.
Dal dossier è evidente un impatto sulla salute dei cittadini causato dal Pm2,5 emesso dalla centrale, ossia le pericolose polveri sottili presenti nel pulviscolo atmosferico nel quale si disperdono
le emissioni di Cerano.Insomma, quello dell’ambiente in Puglia è ancora un nodo critico e la strada da percorrere è ancora troppo lunga, perché le minacce arrivano da più complessi industriali rilevanti nelle dimensioni.
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