Isis, nelle moschee lezioni di estremismo

Dalla settimana scorsa il gruppo terroristico richiesto alla popolazione di Sirte, ma anche a quella dei villagi vicini, di seguire le lezioni tenute in moschea ogni giorno dopo la preghiera del pomeriggio e quella della sera

Isis, nelle moschee lezioni di estremismo

Nell'ex roccaforte di Muhammar Gheddafi, gli abitanti sono costretti a subire il rigido regime imposto dai membri dello Stato Islamico. Secondo quanto riporta il sito web informativo libico "al Wasat", centinaia di persone dai 15 ai 60 anni sono costrette a seguire corsi organizzati dal gruppo terrorista all'interno delle moschee della zona.

I sedicenti insegnanti, in particolare, definiscono l'Esercito libico come "miscredente" e invitano gli abitanti di Sirte a combatterlo. A tenere le lezioni sono i dirigenti del gruppo Abu Hamam al Masri, Jalbib al Yemeni, al Madathar al Djazairi, Abu Yahya al Tunisi e il libico Abu Walid al Farjani. Dalla settimana scorsa il gruppo terroristico richiesto alla popolazione di Sirte, ma anche a quella dei villagi vicini, di seguire le lezioni tenute in moschea ogni giorno dopo la preghiera del pomeriggio e quella della sera. I tagliagole hanno deciso di dividere le classi per sesso all'interno delle scuole di Sirte. In particolare, è stato ordinato di dividere le classi a seconda del sesso dei bambini. La commissione del gruppo fondamentalista ha fatto bene attenzione che non vi fossero altre interazioni tra le insegnanti donne e i loro allievi maschi al di fuori della lezione.

Inoltre, i miliziani islamisti hanno fermato diversi insegnanti e direttori delle scuole che non intendevano sottomettersi agli ordini dello Stato islamico. E' stato anche abolita la ricreazione mattutina per gli studenti. Il califfato di Abu Bakr al Baghdadi ha creato a Sirte, città che ha dato i natali a Gheddafi, una sorta di "emirato" seguendo l'esempio di al Raqqa in Siria e Mosul in Iraq. I miliziani jihadisti controllano de facto la città dal febbraio 2015. Gli analisti delle Nazioni Unite hanno rilevato come lo Stato islamico abbia allargato la sua influenza in Libia, chiedendo quindi un intervento militari alla luce della minaccia rappresentata dal reclutamento condotto dal gruppo a livello regionale.

In un rapporto annuale presentato all'inizio del mese di marzo al Consiglio di sicurezza dell'Onu, gli esperti rilevano che a Sirte "siano in corso attività di reclutamento di persone dalla caduta del regime di Muammar Gheddafi", sottolineando come il 2015 sia stato l'anno più importante per l'espansione del gruppo jihadista nel paese.

Si rileva infine che "il gruppo jihadista in Libia non è ancora riuscito ad ottenere proventi diretti dalla vendita di greggio libico anche se gli attacchi alla mezzaluna petrolifera mina la stabilità economica del paese"

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