La disoccupazione giovanile torna a crescere e, dal 2007 al 2011, è aumentata del 25,3%. La situazione in termini percentuali è peggiorata soprattutto al Nord, dove si è registrato un incremento del 51,2% portando il dato complessivo al 32,2%.
I numeri assoluti mostrano invece un’altra realtà, dove il sud si conferma il tallone d’Achille dello stivale, con un tasso di disoccupazione pari al 49,2% del totale. La fotografia del paese è scattata dall’Istat e contenuta nelle tabelle sulla disoccupazione dei giovani tra 15 e 34 anni elaborata dall’Adnkronos che ha messo a confronto l’ultimo anno prima della crisi e i dati annuali più aggiornati.
Prima della crisi, nel 2007, su un totale di 900.000 giovani disoccupati il 56,7% era concentrato al mezzogiorno (510.000), il 26,6% al nord (240.000) e il 16,8% al centro (151.000). Quattro anni dopo il dato complessivo supera il milione di unità (1.128.000), con l’incremento più elevato al nord, dove ormai si concentra un terzo della disoccupazione (363.000 unità). Al centro si arriva a 210.
000 unità (+39,1%) mentre il sud registra un incremento dell’8,8% portando il numero di giovani incerca di lavoro a 555.000 unità.
Confrontando i dati che riguardano i giovani con il dato nazionale emerge che più di un
disoccupato su due ha meno di 35 anni, senza nessuna esclusione su tutto il territorio.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.