L’Università dove è vietata la Bibbia

Testo sacro al bando in un ateneo del Galles: "È inadeguato all’ambiente multiculturale"

L’Università dove è vietata la Bibbia

Niente Bibbia nell’Università. Non c’è posto per il testo sacro del Cristianesimo e dell’Ebraismo all’Università di Aberystwyth, nel Galles.

Il motivo? La sacra scrittura è ritenuta “inadeguata all’ambiente multiculturale dell’ateneo”. E così, nell’assemblea del consiglio degli studenti che si terrà a fine febbraio, ne verrà proposta la messa al bando da ogni alloggio a partire dalla fine dell’anno accademico. E, comunque, non sarebbe la prima volta che un campus istituisce tale divieto: l’inglese University of Huddersfield e la scozzese University of Stirling sono i due precedenti britannici.

Il Daily Mail racconta che più della metà degli studenti intervistati ritengono “spiacevole e inaccettabile” l’imposizione della Bibbia nelle camere da letto delle residenze accademiche. Mentre solo il 4% ha promosso l’iniziativa come “buona idea”.

A rifornire l’Università di Aberystwyth è l'organizzazione cristiana statunitense Gideons International, la stessa che da circa un secolo distribuisce gratuitamente il testo sacro ad alberghi e ospedali in quasi 200 Paesi (per un totale di 1.8 miliardi di copie diffuse in tutto il mondo).

I promotori della mozione sostengono che l’Università dovrebbe

rappresentare uno spazio libero, che permetta agli studenti di esplorare la propria sfera religiosa in un ambiente neutro. Ovviamente chi vorrà avere in dotazione una Bibbia potrà averla, ma solo su richiesta.

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