L'ambasciata bacchetta l'Italia: "Stop ad aggressioni ai cinesi"

Il messaggio dell’ambasciata risuona forte e chiaro: "Ci sono state aggressioni contro la comunità cinese. Invito gli amici italiani a fare attenzione. Insulti e minacce non sono tollerabili"

L'ambasciata bacchetta l'Italia: "Stop ad aggressioni ai cinesi"

Basta aggressioni nei confronti della comunità cinese in Italia: è questo l’appello lanciato dall’ambasciata cinese italiana alla luce degli ultimi episodi di intolleranza avvenuti in varie città.

Nella comunità cinese si sta diffondendo il panico – ha detto il dottor Zhang della stessa ambasciata - Non per l'epidemia di coronavirus, ma per la sicurezza”.

Il messaggio risuona forte e chiaro: “Ci sono state aggressioni verso cinesi in Italia, non turisti, ma comunità cinese. Vorrei invitare gli amici italiani a fare attenzione alla sicurezza dei nostri connazionali che vivono e lavorano in Italia, di evitare pregiudizi, distinzioni, aggressioni. Insulti e minacce non sono tollerabili. È l'appello che voglio lanciare".

Questa mattina il signor Zhang ha accompagnato i 20 turisti dimessi in mattinata dallo Spallanzani. Il gruppo, che faceva parte della comitiva in cui era presente la coppia risultata positiva al coronavirus, ha terminato la quarantena di 14 giorni.

Nel frattempo gli episodi di razzismo e le aggressioni denunciate dall’ambasciata cinese hanno spaventato e continuano a spaventare la comunità cinese presente in Italia. L’ultima vicenda è avvenuta a Torino. Qui una coppia di cinesi ha denunciato di essere stata insultata e aggredita da alcuni sconosciuti che avrebbero inveito contro di loro definendoli “portatrici di coronavirus”. Uno dei due cinesi sarebbe addirittura stato anche picchiato: “Ci hanno tirato bottiglie di vetro e sono scappati a bordo di un’auto”.

La posizione dell’ambasciata cinese

Già nei giorni scorsi l’ambasciata cinese si era fatta sentire diffondendo una nota in riferimento ai citati episodi di discriminazione collegati all’epidemia del Covid-19: “In Italia si sono verificati casi di intolleranza, sfociati persino in episodi di insulti e discriminazioni nei confronti dei cittadini cinesi. Esprimiamo la più forte e assoluta denuncia e condanna di fronte a tali avvenimenti”.

I diplomatici di Pechino hanno anche spiegato che non c’è alcun motivo “di avere una paura eccessiva”. Dunque, ha proseguito un’altra nota del portavoce della medesima ambasciata di Roma, “chiediamo quindi a tutti di mantenere la ragionevolezza di fronte al virus e di mettere in atto le precauzioni preventive senza alimentare il panico. Chiediamo intanto alle autorità italiane di tutelare i diritti legittimi dei cittadini e delle comunità cinesi presenti in Italia”.

Certo, l’ambasciata ha il suo bel da fare visto che l’Italia ha deciso di interrompere temporaneamente tutti i voli da e per la Cina.

Il messaggio inviato alle autorità è emblematico: “L'Organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato l'epidemia da nuovo coronavirus una 'emergenza sanitaria internazionalè e il direttore generale Tedros Adhanom ha ribadito che non è necessario attuare misure restrittive della mobilità internazionale”. Come dire: basta eccessivi allarmismi.

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