
È lo sciopero dei metalmeccanici ma diventa la miccia per accendere lo scontro politico sul decreto Sicurezza. Gli operai in protesta, a Bologna, bloccano la tangenziale, con conseguente denuncia da parte delle autorità. Con il centrosinistra, in prima linea Pd, Avs e M5s, che accusa la maggioranza di repressione del dissenso. Dal centrodestra, invece, si mettono nel mirino i progressisti, considerati i registi dietro il blocco illegale, con lo scopo di alzare la tensione contro il provvedimento del governo. Ecco i fatti. Nella mattinata di ieri circa 10 mila metalmeccanici, in sciopero per il rinnovo del contratto nazionale, invadono la tangenziale del capoluogo emiliano, paralizzando il traffico per ben 45 minuti. Con conseguenti disagi per gli automobilisti. Uno sconfinamento, quello degli operai, che non era stato autorizzato dalla Questura di Bologna. Da qui sono scattate le denunce, alla luce di quanto stabilisce proprio il Decreto Sicurezza per quanto riguarda i blocchi stradali. Un testo, quello voluto dalla maggioranza, che da mesi è al centro delle critiche delle opposizioni. "Anziché seguire il percorso concordato con l'Autorità di pubblica sicurezza, hanno deciso di fare ingresso in tangenziale dall'ingresso 7 in direzione San Lazzaro di Savena nonostante lo schieramento dei Reparti inquadrati della Polizia che, per scongiurare il verificarsi di ulteriori situazioni di pericolo, hanno evitato respingimenti con l'uso della forza", spiega la Questura. A differenza di quanto annunciato da alcuni manifestanti al megafono, il passaggio sull'arteria stradale non era stato concordato, né autorizzato dalle forze dell'ordine. Inevitabile, dunque, la denuncia. "I dimostranti verranno denunciati penalmente, anche alla luce della recente normativa introdotta dal Decreto Sicurezza in materia di blocchi stradali", fanno sapere sempre dalla Questura.
Il fatto, prevedibile, si trasforma subito nel gancio per andare all'attacco del governo. "Durante lo sciopero dei metalmeccanici i lavoratori sono stati denunciati perché protestavano. Ecco l'obiettivo del dl sicurezza era non ascoltare il grido dei lavoratori, ora chi si lamenta viene punito", coglie la palla al balzo Elly Schlein. Il M5s parla di "brutale repressione del dissenso". "Vorrei dire a Giorgia Meloni e Matteo Piantendosi una cosa semplice: giù le mani dagli operai di questo Paese perchè quelli che abbiamo visto oggi nei cortei dei metalmeccanici sono i patrioti veri", tuona da Avs Nicola Fratoianni. "Si vogliono processare e condannare uomini e donne che per vivere lavorano, pagano le tasse", dice Maurizio Landini, segretario della Cgil. "Mi sembra evidente come qualcuno stia provando a esasperare quanto avvenuto a Bologna per ragioni meramente politiche", risponde il capogruppo FdI alla Camera Galeazzo Bignami. "Schlein si mette a capo dei metalmeccanici che, legittimamente manifestano, ma nei modi illegittimi. È il sindacato che capeggia l'opposizione o è il Pd che fa da mandante ai sindacati contro il decreto sicurezza?", reagisce Fabio Rampelli, di FdI.
"Si manifesta in piazza, non si bloccano le strade, le tangenziali e il traffico per chi lavora, si va a curare o va a studiare. Le leggi ci sono, tutti possono esprimere il pensiero ma non impedendo alle persone di circolare", obietta Maurizio Gasparri, capogruppo di Forza Italia al Senato. Ma l'opposizione cavalca la protesta.