Cronache

Latina, pesta la moglie per farla abortire: arrestato bengalese

Le violenze nei confronti della donna andavano avanti da oltre un anno, cioè da quando i due avevano deciso di convivere. La furia dell'uomo si è scatenata maggiormente dopo la notizia di un bambino in arrivo: il bengalese era intenzionato a far abortire la donna

Latina, pesta la moglie per farla abortire: arrestato bengalese

È finito finalmente in manette un cittadino straniero residente a Latina che per oltre un anno ha commesso violenze nei confronti della propria compagna connazionale. La vittima, maltrattata e pestata per ogni futile ragione, ha infine deciso di rivolgersi alle forze dell'ordine locali per mettere in salvo se stessa ed il bambino che porta in grembo.

Stando al racconto della donna, tutto è cominciato circa un anno fa quando, nel mese di settembre, era andata a vivere insieme all'uomo, appena uscito dal carcere. I maltrattamenti e le percosse erano cominciati quasi subito. Picchiata e costantemente vessata da quello che nel frattempo era anche diventato suo marito, la donna si è trovata a vivere un vero e proprio incubo, specie dopo aver confessato al consorte di aspettare un bambino. Alla notizia della gravidanza, ricevuta lo scorso mese di giugno, lo straniero si è fatto ancora più violento nei confronti della moglie, presa ripetutamente a schiaffi ed a pugni. Deciso a farla abortire ad ogni costo, lo scorso 26 agosto l'uomo è arrivato addirittura a colpirla con un bastone. Ricoperta di ferite e con un trauma cranico, la donna era dovuta ricorrere alle cure del pronto soccorso.

Le violenze sono proseguite fino ad alcuni giorni fa, quando la vittima è riuscita a sottrarsi alla furia del marito, a correre in strada ed a contattare finalmente le forze dell'ordine. Gli agenti della questura di Latina hanno immediatamente soccorso la donna, poi portata per accertamenti medici all'ospedale Santa Maria Goretti. Dopo avere raccolto la sua denuncia, gli inquirenti hanno subito dato avvio alle indagini, coordinate dalla procura della Repubblica. Incastrato dalle numerose prove a suo carico, il 34enne bengalese, fra l'altro risultato clandestino nel nostro Paese, è finito dietro le sbarre del carcere come disposto dal gip del tribunale di Latina, che ha riconosciuto l'elevata pericolosità del soggetto.

Si attende ora il processo.

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