Cronache

Lecce, fiamme all'agenzia funebre: "È incendio doloso"

Il titolare dell'azienda: "Non mi fermerò e sarò più forte di prima"

Lecce, fiamme all'agenzia funebre: "È incendio doloso"

Venti bare e un carro funebre sono andati distrutti in un incendio divampato nel deposito dell'agenzia funebre "San Giovanni" a Veglie, un Comune in provincia di Lecce. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che stanno indagando per risalire ai responsabili del rogo. Hanno avviato le indagini rilevando che le telecamere di videosorveglianza erano state manomesse, particolare che fa pensare al dolo. Sul posto anche i vigili del fuoco del distaccamento di Veglie che, con il supporto dei colleghi giunti dal comando provinciale di Lecce e da Gallipoli, hanno dovuto lavorare diverse ore per spegnere le fiamme. Ci sarebbero stati danni per oltre 200mila euro. Il fatto è accaduto nella notte tra lunedì e martedì scorsi, ma la stessa agenzia già dieci anni fa aveva subito un altro incendio.

Insieme alle bare è andato distrutto anche il futuro di quattordici famiglie che dipendevano dall'azienda a conduzione famigliare: due titolari (padre e figlio) e dodici dipendenti. "Non mi fermerò, mi rialzerò e sarò più forte di prima. Siamo l'agenzia che lavora di più in tutta Veglie con cento funerali l'anno e nonostante questo incendio non abbiamo chiuso. Abbiamo subito un danno economico che non è possibile calcolare. Solo il carro funebre costava 80mila euro, a questo bisogna aggiungere i macchinari, le bare e gli addobbi per i funerali. Superiamo i 200mila euro di danni economici" ha dichiarato a IlGiornale.it Simone Bocconi, titolare, insieme al padre, dell'agenzia "San Giovanni".

Non è la prima volta che in Puglia accade un episodio del genere. Nel 2018, a Brindisi, ci fu un altro attentato incendiario ai danni di un'agenzia di onoranze funebri. Anche in quel caso l'incendio è divampato di notte. Non c'erano bare di legno all'interno del locale, ma solo un divano e alcuni macchinari andati persi nell'incendio.

Gli agenti di polizia trovarono i resti di una bottiglietta con liquido infiammabile probabilmente versato sulla soglia del negozio per poi appiccare le fiamme.

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