Dunque il tribunale americano ha azzerato la questione. Non ci sono, per gli americani, falsi Modigliani sull'autorità indiziaria di un tribunale italiano. Il giudice federale ha stabilito una perizia sui periti e, allo stato della questione, i noti esperti americani hanno comunicato di ignorare completamente i nomi delle perite scelte dai carabinieri e dalla procura di Genova (che ha attinto dall'«albo» una sicura incompetente di Modigliani). I Modigliani, dunque, nel mondo del grande mercato dell'arte risultano autentici, e gli pseudo competenti italiani provinciali hanno comunque espresso pareri discordi: tredici falsi per Pepi (che non li riconobbe tali a Pisa, due anni prima, chissà perché), ventuno per la Quattrocchi (di cui nessuno nel mondo dell'arte conosce l'esistenza e la competenza). Ci si chiede allora perché i pm genovesi l'abbiano scelta. Occorrerà riconoscere, in un campo difficile come quello dell'arte le varie specialità, mai generaliste, con la stessa responsabilità che si ha nella medicina. Vi fareste curare il fegato da un dentista? Questo è accaduto a Genova, questo hanno fatto i magistrati Michele Stagno e Paolo d'Ovidio.
Su quale base hanno scelto i periti? Avrebbero fatto la stessa cosa se un loro congiunto avesse avuto un problema di cuore, affidandolo a un ortopedico? Dall'America ci viene una lezione di serietà. L'arte e la sua autenticità non sono un divertimento per incompetenti.
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