Coronavirus

Locatelli: "Riflessione per riaprire le scuole a settembre"

Il presidente del Consiglio superiore di sanità sottolinea l'importanza dei test di sieroprevalenza: "Sono fondamentali per acquisire informazioni su quale percentuale ha sviluppato anticorpi"

Locatelli: "Riflessione per riaprire le scuole a settembre"

Sull'ipotetica data di riapertura delle scuole restano ancora molti dubbi: se entro il 18 maggio non verrà predisposto il ritorno sui banchi, l'esame di Maturità si svolgerà in modalità online con il solo maxi colloquio a distanza e quello di terza media sarà sostituito con una tesina da inviare ai professori. A stabilirlo è il decreto legge approvato recentemente dal Consiglio dei ministri e che contiene le misure che regolano la chiusura dell'anno scolastico. Nell'intervista rilasciata a Che tempo che fa su Rai 2, Franco Locatelli ha dichiarato: "Personalmente penso che si possa fare una riflessione per posporre la riapertura delle scuole al prossimo anno". Tuttavia ha precisato che la decisione finale "spetta al governo".

In questo caso le lezioni a distanza dovranno tenersi fino alla fine: perciò Lucia Azzolina ha sottolineato che tale modalità "è una soluzione per affrontare l'emergenza, ma è l'unica possibile". Mentre nel primo decreto era solamente opzionale, ora è stata cambiata la normativa ed è diventata "un obbligo". Il ministro dell'Istruzione ha affermato che darebbe una valutazione di otto su dieci alla scuola italiana per come ha fronteggiato questa situazione inedita: "Sarebbe inutile negare la condizione in cui si trovava la scuola quando l'epidemia ci ha investito. Ancora troppe disparità fra un istituto e l'altro, ma la scuola ha saputo reagire e dobbiamo esserne fieri".

I test di sieroprevalenza

Ospite di Fabio Fazio, il presidente del Consiglio superiore di sanità ha voluto sottolineare l'importanza dei test di sieroprevalenza: risultano fondamentali per "acquisire informazioni su quale percentuale ha sviluppato anticorpi e su questo è in via definitiva la validazione dei test per scegliere quale applicare, siamo a buon punto per selezionare il migliore". Locatelli si è detto però molto preoccupato dal possibile abbandono dei comportamenti individuali che fino ad ora ci hanno portato a limitare il numero dei ricoverati e a ridurre il numero delle vittime: "Se chiudere le attività produttive e attuare il distanziamento sociale e la limitazione delle libertà personali è stato doloroso, riaprire senza che il Paese torni nell'emergenza è un'operazione delicata".

Il presidente del Css pochi giorni fa aveva annunciato la presenza di alcuni aspetti da mettere a punto in maniera precisa, tra cui il dimensionamento campionario e la raccolta dei campioni in riferimento ai laboratori che dovranno essere presenti in ogni Regione, promettendo che nel giro di poche settimane il tutto prenderà il via: "Non andremo per le lunghe né nell'attivazione dello studio né nella sua condivisione".

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