Londra, "Non riesco a pagare l'affitto": e il sottosegretario si dimette

Proprio nel giorno in cui un consigliere regionale di Ncd si lamenta di "non riuscire a fare politica" con 5.200 euro al mese, da Londra arriva una notizia in controtendenza.

Il sottosegretario agli Esteri e incaricato degli affari per l'Africa Mark Simmonds, si è dimesso dall'incarico con una motivazione che ha dell'incredibile: originario del Lincolnshire, con l'indennità parlamentare non riesce a pagare le spese per mantenersi a Londra.

"Questa indennità - spiega Simmonds - non mi consente di affittare un appartamento che possa accogliere i miei familiari (Simmonds ha tre figli, ndr) e quindi finirei per vederli molto poco, mentre voglio mettere la famiglia al primo posto." Detto fatto, martedì scorso ha presentato le proprie dimissioni al Foreign Office e ha anche annunciato la propria intenzione di non ricandidarsi alle elezioni del 2015.

La stampa britannica non ha mancato di sottolineare sarcasticamente come l'indennità prevista per i parlamentari non residenti nella capitale consista di ben 27mila sterline all'anno, una cifra superiore ai 33 mila euro, 2.750 al mese.

Le dimissioni di Simmonds giungono appena una settimana dopo quelle della sua collega al Foreign Office Sayeeda Warsi, dimessasi dal governo in polemica con la linea tenuta dall'esecutivo di David Cameron rispetto alla crisi di Gaza.

Come ricostruisce The Guardian, i rapporti tra Simmonds e Cameron sarebbero piuttosto tesi già da qualche tempo, nonostante il plauso ufficiale del primo ministro al passo indietro del sottosegretario. Il rapporto con il premier si sarebbe infatti incrinato sin da quando, l'anno scorso, Simmonds non si presentò a una votazione cruciale sulla Siria perché impegnato in una riunione con Justine Greening, segretario per lo sviluppo internazionale.

A

sostituire Simmonds Cameron ha chiamato l'euroscettico James Duddridge, nel tentativo - scrive il quotidiano londinese - di contenere l'avanzata di Ukip rinforzando la componente euroscettica all'interno dello stesso esecutivo.