L'ultimo regalo del Pd agli immigrati Da settembre arriva lo "ius soli"

I minori stranieri nati in Italia o residenti da anni nel Paese potranno ottenere la cittadinanza italiana

L'ultimo regalo del Pd agli immigrati Da settembre arriva lo "ius soli"

I minori stranieri nati in Italia o residenti da anni nel Paese potranno ottenere la cittadinanza italiana, se rispettano alcune condizioni come la frequenza scolastica o la residenza nel Paese da più anni da parte di uno dei genitori. È quanto prevede il disegno di legge "Ius Soli soft" presentato oggi in commissione Affari Costituzionali alla Camera. Il testo riprende il cammino già iniziato sotto il governo Letta e punta a unificare alcuni punti dei 29 progetti di legge in merito già depositati da inizio legislatura. Il testo è stato presentato dalla relatrice Marilena Fabbri del Pd. Rispetto allo ius soli classico (quello adottato negli Usa e in molti paesi del Sudamerica che attribuisce la cittadinanza del Paese a chi nasce sul suolo nazionale), lo "Ius soli soft" pone alcune condizioni all’ottenimento della cittadinanza. I bambini figli di stranieri che nascono in Italia acquisiscono la cittadinanza se almeno uno dei due genitori "sia residente legalmente in Italia, senza interruzioni, da almeno cinque anni, antecedenti alla nascita" o anche se uno dei due genitori, benchè straniero, "sia nato in Italia e ivi risieda legalmente, senza interruzioni, da almeno un anno". La cittadinanza italiana verrebbe assegnata automaticamente al momento dell’iscrizione alla anagrafe.

I minori nati in Italia che non rispondono a questi requisiti e quelli arrivati in Italia sotto i 12 anni possono ottenere la cittadinanza se hanno "frequentato regolarmente, per almeno cinque anni nel territorio nazionale istituti scolastici appartenenti al sistema nazionale di istruzione o percorsi di istruzione e formazione professionale idonei al conseguimento di una qualifica professionale". I ragazzi arrivati in Italia tra i 12 e i 18 anni potranno ottenere la cittadinanza dopo aver risieduto legalmente in Italia per almeno sei anni e aver frequentato "un ciclo scolastico, con il conseguimento del titolo conclusivo". Il testo unificato - spiega il presidente della commissione Andrea Mazziotti (Sc) - sarà adottato come testo base dalla stessa commissione martedì prossimo.

Si registrano, intanto, le dimissioni della seconda relatrice del provvedimento Annagrazia Calabria: "Ritengo - spiega la deputata di Fi - impossibile condividere il testo base elaborato. Per questo ho deciso di rimettere il mio ruolo di correlatore del provvedimento e di proseguire, dall’opposizione". La ripresa dei lavori è prevista ad inizio settembre.

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