Scripta manent

"Umiltà e protagonismo nella grafia di Gabbani"

Dall’analisi della grafia di Gabbani emerge un notevole senso estetico e un protagonisto basato su un umiltà difficile da riscontrare negli artisti

"Umiltà e protagonismo nella grafia di Gabbani"

Tutti conoscono il valore musicale di Francesco Gabbani, ma come egli viva se stesso e cosa esprime il suo carattere dal punto di vista emozionale, affettivo e intellettivo ce lo può dire la sua grafia. Dall’analisi emerge un notevole senso estetico che lo rende particolarmente attento alla forma estetica e alla cura della propria immagine, senza per questo peccare di esagerato narcisismo. Ciò non toglie che in fondo egli si senta piacente e attraente.

C’è un divario tra la sua scrittura e la firma. La grafia esprime senso critico, e un processo cognitivo notevole, favoriti da una notevole sensibilità che lo porta a vivere con passione la propria professione, anche perché cosciente dei propri valori che gestisce con padronanza e autonomia. La firma, invece, con iniziali grandi, indica che Francesco ha una voglia matta di sfondare e di essere padrone di se stesso, cose che sottintendono anche una certa rivalsa sociale che lo spinge a non demordere mai e a voler essere protagonista sul palcoscenico, come anche nella vita, quasi a sfidare una paternità ancora da conquistare. Infatti, pur non essendo avaro, punta a mantenere uno status quo che gli permetta di vivere agiatamente; il contrario potrebbe creare in lui dell’instabilità d’umore.

Ciò però non tocca minimamente la sua creatività artistica che, esprimendo una sensualità sublimata, appare ricca di spunti originali.

firma stefano gabbani

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