"Mai cedere la sovranità". Il giudice striglia Boldrini

Archiviata la denuncia di attentato alla Costituzione contro Laura Boldrini. Ma il Gip avverte: "La sovranità non può essere ceduta"

"Mai cedere la sovranità". Il giudice striglia Boldrini

Non ci sarà nessun processo per "attentato alla Costituzione" ai danni di Laura Boldrini. Lo ha deciso il Gip del Tribunale di Cassino dopo l'opposizione alla richiesta di archiviazione presentata dall'imprenditore Niki Dragonetti che aveva denunciato il Presidente della Camera. Ma nelle motivazioni della sentenza il giudice lancia un piccolo monito alla Boldrini.

Come ricorderete, l'imprenditore aveva denunciato la Boldrini per alcune sue dichiarazioni sulla cessione di sovranità che la Presidente ha più volte caldeggiato. Il Procuratore Capo Luciano d' Emmanuele aveva assegnato l'indagine al sostituto procuratore Arianna Armanini, la quale in vbreve tempo aveva richiesto l'archiviazione. Da lì l'opposizione di Drogenni, esponente dei Popolari per l'Italia, aiutato dall'avvocato Marco Mori. Ieri è infine arrivata la decisione del Gip di accettare l'archiviazione (incompentenza territoriale), ma non senza colpi di scena.

Massimo Lo Mastro, infatti, pur ritenendo inammissibile la denuncia, ammette che "la Sovranità non può essere ceduta. Senza di essa lo Stato non esisterebbe". Secondo il Tempo si tratterebbe di una strigliata alla Boldrini. "La sovranità - scrive il magistrato - dunque non può essere ceduta, ma solo limitata ed anche le mere limitazioni hanno ulteriori "limiti". Fermo il divieto assoluto di cessioni, la limitazione della sovranità può avvenire unicamente in condizioni di reciprocità e al fine esclusivo (ogni altra soluzione è espressamente bocciata in seno all' Assemblea Costituente) di promuovere un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia tra le nazioni.

Limitare significa circoscrivere un potere entro certi limiti, ovvero di omettere di esercitare il proprio potere d' imperio (che pure deve rimanere intatto) in una determinata materia, oppure di esercitarlo all' interno di certi limiti generalmente riconosciuti dal diritto internazionale ai fini di pace e cooperazione tra le Nazioni".

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