GP Monaco, beffa per Leclerc: Norris lo tiene dietro fino all’ultimo metro

Il monegasco mette tanta pressione all'inglese ma non riesce a trovare lo spiraglio giusto per portarsi a casa la vittoria. Primo Norris, terzo Piastri mentre Hamilton chiude al quinto posto

GP Monaco, beffa per Leclerc: Norris lo tiene dietro fino all’ultimo metro

Ancora una volta si conferma la legge di Montecarlo: per vincere nel principato bisogna arrivare davanti alla prima curva. Lando Norris è costretto a tirare un’inchiodata pazzesca per tenersi dietro Charles Leclerc ma gli basta per portare a casa la vittoria. Il ferrarista sembra veloce, corre bene, passa diversi giri nel finale inchiodato negli scarichi della McLaren ma non riesce mai a trovare lo spiraglio giusto per scavalcarlo in extremis. A completare il podio il leader della classifica piloti Oscar Piastri, che scavalca Verstappen, costretto a rientrare per la seconda sosta obbligatoria all’ultimo giro. Buon quinto Lewis Hamilton, mai apparso però in grado di lottare per le posizioni di vertice.

Norris va ma Leclerc c’è

Considerato che le differenze tra i piloti più veloci sono davvero minime, il destino del Gran Premio di Monaco può decidersi già alla prima curva dopo la partenza. Leclerc, beffato sul filo di lana nelle qualifiche, prova a rendere il favore a Lando Norris ma l’inglese della McLaren è molto aggressivo. Buona la sua partenza e frenata un po’ troppo decisa; nonostante il bloccaggio delle ruote riesce a difendersi dall’attacco deciso del ferrarista all’esterno. Ottima l’idea ma il monegasco deve mollare per evitare l’incidente. La prima sorpresa arriva senza che i piloti siano passati una sola volta davanti al traguardo: la Sauber di Bortoleto va a muro prima dell’ingresso al tunnel, dopo un duello rusticano con Antonelli spargendo detriti in pista. La direzione gara è costretta ad attivare la virtual safety car: ne approfittano Bortoleto, Bearman, Tsunoda e Gasly per rientrare subito ai box per la prima delle due soste obbligatorie sul tracciato cittadino monegasco. La gara riprende dopo tre giri in regime di sospensione ma si capisce subito come Norris e Leclerc ne abbiano più di tutti. Hamilton nel frattempo è scivolato in settima posizione ma non ci vuole molto prima che Gasly finisca a muro mentre sta lottando con Tsunoda, distruggendo l’anteriore sinistra.

F1 Monaco gara partenza

Dal decimo giro in avanti Verstappen prova a scavalcare Piastri ma superare l’australiano si rivela impresa molto complicata: Norris gestisce il vantaggio nei confronti di Leclerc ma l’inglese è avanti solo di un secondo e due decimi. Se Gasly è costretto al ritiro, i piloti top ritardano di qualche giro le soste, temendo di perdere la propria posizione. Gran traffico nella pit lane dal 16° giro, con Hadjar che azzarda le soft ma la mossa non paga: Hamilton spinge fortissimo prima di rientrare ai box, montare le hard e tornare in pista davanti al pilota della Racing Bull. Norris si ferma ai box per la prima volta tre giri dopo, lasciando la prima posizione a Leclerc, che però, nonostante una sosta super-veloce, non riesce a scalzare l’inglese dalla prima posizione. Il ferrarista soffre un po’ con le nuove gomme, perdendo qualche secondo dall’alfiere della McLaren, che ora ha più di sei secondi di vantaggio. Verstappen gira ancora forte nonostante un primo stint molto lungo che si conclude al giro 29: Norris, Leclerc e Piastri tornano a guidare il gran premio ma la situazione rimane del tutto fluida. Col giro di boa sempre più vicino, un minimo di elastico tra i primi due piloti, con il distacco che oscilla tra i 4 ed i 6 secondi mentre Hamilton è risalito al quinto posto in classifica.

F1 Monaco gara Leclerc

Si decide tutto nel finale

L’ennesima sorpresa arriva al 38° giro, quando l’Aston Martin di Fernando Alonso si ferma alla Rascasse: lo spagnolo non prova nemmeno a ripartire ed è costretto all’ennesima gara senza portare a casa nemmeno un punto. La Ferrari prova una finta per ingannare la McLaren ma non funziona: nessuno dei piloti di testa sembra avere intenzione di fermarsi a breve. Non male il ritmo di Leclerc, che rosicchia qualche decimo a Norris, ancora avanti però di circa 4 secondi. Se Piastri spinge tantissimo alle spalle del ferrarista, rischiando di andare a muro a Saint Devote, il suo compagno di squadra alterna giri veloci a parziali meno impressionanti, gestendo agevolmente il vantaggio nei confronti del monegasco. Leclerc rientra al giro 49 ed è ancora una sosta rapidissima, con Norris che si ferma al giro successivo, rientrando dietro a Verstappen che deve ancora fermarsi. A 25 giri dalla bandiera a scacchi, il campione del mondo ritarda ancora il pit stop mentre Leclerc si sta avvicinando progressivamente a Norris. Un lungo di Verstappen fa perdere qualche centesimo all’alfiere della Red Bull mentre il monegasco è sempre più minaccioso alle spalle dell’inglese: se Hamilton rientra al giro 57, l’olandese rimane ancora fuori, girando su tempi comunque interessanti. Verstappen spera in una bandiera rossa ma la strategia potrebbe non pagare: se rientrasse ora per il secondo pit stop obbligatorio rientrerebbe alle spalle di Piastri.

F1 Monaco gara Leclerc pitstop

Leclerc è ora fermamente negli scarichi della McLaren, aspettando l’occasione giusta per lanciare l’attacco giusto. Curioso come Antonelli non sia ancora rientrato nemmeno una volta ai box: se il ferrarista è convinto di poter mettersi dietro Norris, a 11 giri dalla fine, il campione del mondo non si è ancora fermato. Emozioni al massimo per questo finale davvero incerto a Montecarlo: Verstappen aspetta all’ultimo per rientrare ai box mentre Leclerc, nonostante sembri più veloce del rivale, non lancia l’affondo nei confronti dell’inglese. La fase di studio nei confronti di Norris, che sta commettendo qualche errorino di troppo, continua a lungo, tenendo sulle spine il pubblico presente sugli spalti.

A due giri dalla fine, mentre i meccanici Red Bull si preparano per la seconda sosta, si è formato un trenino infernale, con Leclerc stretto tra le due McLaren. Quando Verstappen rientra ai box, Norris allunga quanto basta per evitare che il ferrarista porti il suo attacco: vince quindi l’inglese, di un niente davanti a Leclerc e Piastri.

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