Cronache

"Mai visto un povero creare lavoro". Briatore scatena il dibattito

Il duro sfogo dell'imprenditore: "Chi crea ricchezza sono le aziende, gli investimenti". Poi accusa gli hater: "Invece di ringraziarti, rompono anche il cazzo"

"Mai visto un povero creare lavoro". Briatore scatena il dibattito

“Chi crea ricchezza sono le aziende, gli investimenti. Io non ho mai visto un povero creare dei posti di lavoro”. Le parole di Flavio Briatore, raccolte in una intervista a Mediawebchannel, sono dirompenti. La sua è un'analisi tranchant. Il manager non ha, infatti, lesinato critiche alla politica. Nel suo mirino, in particolare, gli odiatori seriali, pronti a tutto pur di attaccare chi investe: “Ricchi cosa vuol dire? Il ricco non è uno che va in barca ai Caraibi, investe sempre. Noi siamo partiti con 10 milioni di fatturato, ora fatturiamo 140 milioni e abbiamo 1.500 dipendenti”.

Critiche anziché elogi, questo il destino di chi investe in Italia secondo Briatore. “Invece di ringraziarti, rompono anche il cazzo”, il suo giudizio: “Il paese vero è questo qui, c’è una rabbia sociale enorme”. E, infatti, le parole dell’imprenditore sono state puntualmente condivise da moltissimi follower sui social network, ma non sono mancate opinioni negative. Ecco una carrellata di commenti: “Sei antipatico, arrogante e presuntuoso”, “Ha la mania del predicatore”, “I poveri ti fanno schifo”. Nel corso dell'intervista Briatore ha spiegato proprio la difficoltà ad investire in Italia e, a questo proposito, è tornato a parlare del reddito di cittadinanza, cogliendo l'occasione per stroncare senza mezzi termini l’operato del Movimento 5 Stelle. “Abbiamo dato il reddito di cittadinanza a ragazzi di 24-25 anni, ma lo dovevano sospendere nella stagione estiva”, ha puntualizzato ricordando che non vanno dimenticati i tanti “furbetti” che hanno tratto vantaggio dal sussidio pentastellato.

“I salari sono bassi perché paghiamo tasse sproporzionate”, ha proseguito Briatore, che non ha risparmiato critiche ai governi precedenti, a partire da quello giallorosso: “Hanno speso 150 milioni per i banchi con le rotelle, tutte cazzate”. Secondo il manager, l’Italia “è un paese comunista che vuole vivere di sovvenzioni. Speriamo che con le nuove elezioni avremo dei professionisti”. Tornando sui 5 Stelle, per Briatore ci troviamo di fronte a una “banda di debosciati, di matti, di incapaci”. Infine, una riflessione sulle elezioni del 25 settembre: “Io spero che vincano i partiti con gente brava per poter gestire l’Italia e gli italiani. La gente brava però non va a fare politica.

Avremo sempre degli scappati di casa, speriamo meno scappati di quelli che c’erano prima”.

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