Malore per Sgarbi: "Mezz'ora in più e sarei morto"

Il critico d'arte, raggiunto al telefono in ospedale, racconta gli attimi concitati del suo malore

Malore per Sgarbi: "Mezz'ora in più e sarei morto"

Il malore ha colto Vittorio Sgarbi ha colto di sopresa, mentre scendeva da Brescia verso Firenze. All'altezza di Modena ha sentito che qualcosa non andava e ha deciso di andare al policlinoco. Una scelta azzeccata. Raggiunto al telefono da Libero, infatti, il critico d'arte ha spiegato di stare meglio. Ma non nasconde di essere stato fortunato: "

"Dopo aver fatto una conferenza a Brescia, e visitato alcune chiese, mi sono messo in macchina verso le due diretto a Firenze - afferma - ero un po' raffreddato, avevo un malessere, quando ho sentito un dolore. Un dolore strano, che si diffondeva e mi agitava. Mi trovavo all'altezza di Modena e ho deciso subito, intuitivamente: non proseguo ma esco dall'autostrada per andare al Policlinico, uno dei migliori per i casi cardiaci. Che caso fortuito. Il verdetto dei medici è stato immediato: avevo una occlusione per metà della coronaria, mi hanno operato ed è andata tutto a posto".

Praticamente qualche minuto in più e sarebbe probabilmente morto. "Se avessi proseguito fino a Bologna o Firenze sarei morto - dice Sgarbi - La coronaria si sarebbe chiusa del tutto e addio. La cosa 'divertente' è che sono stato a mezz'ora dalla morte, me l'hanno detto i medici".

Niente intervento divino però, ma dea bendata: "Più che miracolato sono stato fortunato, e intuitivo".

Ora Sgarbi rimarrà in osservazione ancora una settimana. "Sono tutto intubato, anche lì", scherza il critico d'arte.

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