Maltempo, arriva Medusa: allerta in 7 regioni

Piove su tutta Italia, dove è in arrivo un ciclone ribattezzato Medusa. In molte regioni l'acqua cade incessantemente da ieri: l'allerta maltempo è scattata su tutto il Nord e sul Tirreno, dalla Liguria alla Campania, dal Veneto al Piemonte e sulla Sardegna.

Già ieri pomeriggio una bomba d'acqua si è abbattuta su Firenze mandando in tilt la città e facendo temere l'esondazione del torrente Mugnone e del fosso Macinante, nella zona del Parco delle Cascine. Diverse strade, tra cui una corsia della A1, chiuse al traffico. Il sindaco Matteo Renzi ha abbandonato la campagna elettorale per partecipare all'unità di crisi. Trombe d'aria e piogge anche a Livorno e Grosseto: danni ai tetti di abitazioni e aziende. Preoccupa la situazione nella zona della Maremma e quella di Massa Carrara, già colpite dall’alluvione di 10 giorni fa. Proprio a Carrara l'esondazione del torrente Carrione ha fatto evacuare 81 persone in tutta la provincia, aiutate dai vigili del fuoco che stanno operando con i natanti dei reparti fluviali fatti arrivare anche da Firenze e da Lucca.

Problemi tra Toscana e Liguria anche sulle tratte ferroviarie. È stata chiusa nella notte la linea ferroviaria Genova-Pisa e la strada statale Aurelia nei pressi di Carrara. Questa mattina il binario sud è stato riaperto, ma la circolazione è ancora rallentata.

Problemi per la pioggia anche in Liguria, soprattutto nella zona di Ventimiglia, dove una frazione è rimasta isolata per una frana, e a Borghetto Vara. Chiuse le scuole di Genove. Diverse famiglie sono state evacuate per sicurezza. Allerta anche Venezia, dove l’acqua alta si è fermata a 103 centimetri (meno di quanto previsto).

Maltempo anche in Puglia. Un fulmine ha colpito l'Ilva, mentre quattro persone sono morte nel brindisino a causa di un incidente stradale.

Le vittime sono tre delle 4 donne che viaggiavano su una Citroen C3, ed un uomo che era alla guida di una Fiat "Punto". L’altra donna è rimasta ferita.

Nei prossimi giorni le piogge dovrebbero attenuarsi lasciando il posto a freddo e gelo.