Cronache

Manduria, anziano pestato a morte: 6 minori trasferiti in comunità

A deciderlo è stato il Tribunale del Riesame di Taranto: i 6 adolescenti fanno parte del branco che causò la morte di un pensionato di 66 anni a Manduria

Manduria, anziano pestato a morte: 6 minori trasferiti in comunità

Il Tribunale del Riesame di Taranto ha disposto il trasferimento in comunità per 6 minorenni di Manduria, appartenenti al branco responsabile della morte di Antonio Cosimo Stano (66). Il pensionato è morto di stenti lo scorso 23 aprile, dopo innumerevoli aggressioni, torture e violenze fisiche alla sua persona da parte di un gruppo di giovani. I minori erano reclusi presso il carcere minorile Fornelli di Bari. Nel corso della seconda parte delle indagini gli inquirenti avevano scoperto ulteriori raid violenti verificatisi nel periodo di carnevale ai danni di un disabile di 53 anni. L'uomo, a causa delle aggressioni subite, ha subito la rottura di tre incisivi, con conseguente indebolimento permanente della masticazione.

Disposte, inoltre, 11 misure cautelari nei confronti di tre individui maggiorenni (due dei quali erano stati già sottoposti a fermo lo scorso 30 aprile) e 8 minorenni di età compresa tra 15 e 17 anni (due di loro erano già stati fermati nella parte iniziale dell'inchiesta). Gli attacchi ai danni della vittima venivano filmati dai responsabili e postati in un secondo momento su un gruppo Whatsapp. Disposti da parte del Tribunale del Riesame i domiciliari nei confronti di Vincenzo Mazza (19) arrestato lo scorso 26 giugno nell'ambito dell'inchiesta medesima. Disposti per Gregorio Lamusta (19) e Antonio Spadavecchia (23) i domiciliari, limitatamente alla seconda ordinanza di custodia cautelare.

Come è stato accaertato dall'autopsia sul corpo del pensionato di Manduria, le aggressioni da parte del gruppo di giovani hanno contribuito al decesso dell'uomo.

Di conseguenza, la pubblica accusa ha contestato anche il reato del 613 bis sulla tortura, ulteriormente aggravata dal quinto comma ("Se dai fatti di cui al primo comma, deriva la morte quale conseguenza non voluta, la pena è della reclusione di anni trenta").

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