Si chiama How to survive in the West. A mujahid guide ed è il manuale usato dagli jihadisti di Brescia per la possibile organizzazione di attentati in Italia. Sulla copertina del manuale, assieme ad un miliziano con il volto coperto e il mitra in mano, campeggia una frase di Al Zarqawi, la mente di Al Qaeda in Iraq, ucciso dalle truppe giordane e americane il 7 giugno 2006 in una casa vicino a Ba‘qūba.
Nei 12 capitoli che formano la guida si spiega per filo e per segno come uno jihadista possa sopravvivere nell'"Occidente crociato", da come nascondere la propria identità, a come guadagnare soldi, a come addestrarsi e come creare ordigni esplosivi. Un volume "per insegnarti ad essere un agente segreto che vive una doppia vita, tutto ciò che i musulmani dovranno fare per sopravvivere nei prossimi anni".
Uno dei modi consigliati dagli jihadisti per riuscire a monetizzare è quello di usare tutti i "benefit" concessi dai governi. Questo, forse, dovrebbe farci riflettere anche sugli aiuti che i nostri governi forniscono agli immigrati che raggiungono l'Italia. Tra i metodi di addestramento consigliati ci sono la corsa nei parchi, "considerato normale in Occidente", senza però indossare alcun indumento militare. Per far fuori i civili che si nascondo all'interno dei palazzi, la guida jihadista consiglia: "Correre su e giù per le scale è considerato un buon esercizio". Per imparare ad agire negli scenari di guerra si propone invece di giocare a Call of Duty.
Nell'ultima pagina della cartina evidenzia Roma e l'Italia come possibili obiettivi da colpire. Un'altra prova che l'Italia è nel mirino dei terroristi islamici.
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