Cronache

La Mare Jonio graziata dai pm: revocato sequestro preventivo

La procura di Agrigento ha predisposto per la Mare Jonio solo il sequestro probatorio per portare avanti le indagini. Ignorate le richieste di Gdf e Viminale

La Mare Jonio graziata dai pm: revocato sequestro preventivo

La Mare Jonio presto potrebbe tornare in mare. La nave dell'ong Mediterranea infatti sarà dissequestrata. La Procura di Agrigento infatti non ga convalidato il sequestro. E di fatto la prcura agrigentina dispoine un sequestro probatorio come già fatto a Marzo. E così dunque salta già il sequestro preventivo nell'atesa di un fermo della nave dopo le indagini degli inquirenti. Una circostanza questa che viene sottolineata anche dalla stessa Ong: "Un aspetto importante perché Guardia di Finanza, su input del Viminale, intendeva usare il 'preventivo' per bloccare la Mare Jonio ed impedirgli definitivamente di reiterare il reato.La scelta della Procura invece è orientata dalla necessità di accertare i fatti e dunque di verificare attraverso un’indagine se vi sia o meno un reato. Da leggersi in questo senso anche la scelta di iscrivere nel registro degli indagati solo il comandante e il Capo missione, e non l’intero equipaggio come pretendeva il Viminale". Si potrebbe aprire un braccio di ferro in questo senso tra lo stesso Viminale e la stessa procura. Il sequestro preventivo era scattato subito dopo l'attracco della nave a Lampedusa dopo il salvataggio di alcuni migranti nel Mediterraneo. Di fatto adesso il sequestro probatorio l'iter procedurale cambia e il fermo della nave resta solo per il proseguimento delle indagini.

Decade il vincolo del fermo preventivo come invece era stato chiesto dalla Guardia di Finanza e dal Viminale. "Come sempre noi siamo pronti a fornire ogni elemento utile per accertare la verità, certi di avere sempre rispettato il diritto e i diritti, oltre che la dignità della vita umana, al contrario di chi, da posizioni istituzionali, si rende complice della morte in mare o della cattura e della deportazione di donne uomini e bambini verso i lager di un paese in guerra come la Libia", ha fatto sapere Mediterranea. Insomma il braccio di ferro tra la ong e il ministero degli Interni prosegue.

Bisognerà attendere l'esito delle indagini per capire se e quando la nave potrà tornare in mare.

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