Cronache

La mascherina di stoffa? Non puoi entrare in classe. Sospeso chi non la usa

Arrivano alla spicciolata le linee guida per la riapertura della scuola: ora non consentite le mascherine di stoffa ma solo quelle chirurgiche e alcuni istituti prevedono sanzioni per chi non rispetta le indicazioni

La mascherina di stoffa? Non puoi entrare in classe. Sospeso chi non la usa

Si avvicina il suono della prima campanella dell'anno per gli studenti italiani e il governo inizia a fornire le indicazioni sull'uso delle mascherine. Di recente il Comitato tecnico scientifico ha rasicurato sul fatto che la mascherina a scuola non andrà mai usata al banco, tranne che alle medie e alle superiori in alcune circostanze. Ora arrivano le indicazioni sulle tipologie che dovranno essere obbligatoriamente in uso agli studenti, pena sanzioni.

Il Comitato tecnico scientifico pare che in questi giorni stia lavorando alacremente all'avvio dell'anno scolastico, nonostante gli istituti abbiano già aperto le loro porte per i corsi di recupero. Anche se con date scaglionate, come accade ogni anno in Italia, l'avvio ufficiale è previsto per il 14 settembre. Tra poco più di 10 giorni ci sarà il vero banco di prova per la ripartenza, si spera non a rotelle. Nel documento del Comitato tecnico scientifico, gli esperti stanno delineando con precisione i dispositivi di protezione individuale obbligatori negli edifici scolastici e tra questi spiccano le mascherine chirurgiche. Le cosiddette mascherine di comunità, ovvero quelle in stoffa che vanno per la maggiore perché decorate e alla moda, non vengono considerate sicure dagli esperti nominati dal governo. Quelle chirurgiche certificate come dispositivo medico garantiscono una schermatura maggiore e una migliore barriera alla circolazione del virus nelle classi.

Nel documento che sta preparando il Comitato tecnico scientifico è stata introdotta una importante novità. Per evitare che questa misura gravi sull'economia delle famiglie, le mascherine dovranno essere distribuite a scuola. Da settimane il commissario Arcuri annuncia che ogni istituto avrà a disposizione quotidianamente un numero di mascherine congruo per tutti i suoi studenti. Saranno in totale 11 milioni le mascherine gratuite a disposizione delle scuole ogni giorno. Pare che gli ordini siano già stati avviati e che siano state commisionate mascherine di varie misure per il massimo comfort degli studenti di ogni età.

È responsabilità della scuola garantire la distribuzione quotidiana evitando gli assembramenti degli studenti. Allo stesso modo è fatto obbligo a ogni istituto di provvedere allo smaltimento. Nel caso in cui si dovessero verificare problemi di fornitura, sono consentite le mascherine di comunità. Non sono dispositivo medico ma solo uno strumento igienico per limitare la diffusione del virus. Gli studenti che non dovessero adempiere all'obbligo di indossare la mascherina potranno avere ripercussioni sul curriculum scolastico. Diversi presidi si stanno organizzando per applicare sanzioni e punizioni agli studenti non ligi al loro dovere.

Ogni istituto si sta organizzando autonomamente in tal senso. Qualche scuola sta pensando di punire i trasgressori con sessioni eccezionali di interrogazioni per tre giorni di seguito, altre pensano di allontanare gli alunni senza mascherina con conseguente contrassegno dell'assenza.

In ottemperanza alla logica che prevede le sanzioni per chi non rispetta l'obbligo sugli autobus o nei luoghi di assembramento, i presidi valutano di punire gli studenti con pene che arrivano fino alla sospensione e al 5 in condotta, anche se c'è chi pensa che sia più saggio puntare sulla responsabilizzazione e non sulle punizioni, se non come estrema ratio.

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