Cronache

Maxi sequestro a Como: scoperti capi Saint Laurent contraffatti

La guardia di finanza ha sequestrato migliaia di capi Yves Saint Laurent contraffatti, che aveveno l'etichetta della casa francese ma venivano dalla Cina

Maxi sequestro a Como: scoperti capi Saint Laurent contraffatti

A Como la guardia di finanza ha sequestrato numerosi capi falsi Yves Saint Laurent, per un valore di 25 milioni di euro.

Le fiamme gialle, durante una perquisizione a due società comasche operanti nel settore dell'abbigliamento all'ingrosso, hanno scoperto numerosi bancali di sciarpe, cravatte e borse provenienti dalla Cina, ma che riportavano il marchio Yves Saint Laurent e la dicitura Made in Italy. I finanzieri si sono insospettiti, a causa della diversità tra la dicitura dell'etichetta e la provenienza del prodotto, e hanno effetuato una perizia sui vari prodotti. La perizia ha rivelato che i 55.242 capi presenti nell'azienda, erano contraffatti e privi della licenza di commercio da parte della casa di moda parigina.

A seguito dell'analisi dei documenti fiscali, la guardia di finanza ha scoperto l'esistenza di una ditta di Lonate Ceppino, in provincia di Varese, nella quale i capi venivano portati per la sostituzione delle etichette. Lì sono stati rinvenuti altri 110.543 contraffatti, che i finanzieri hanno sequestrato.

Le fiamme gialle hanno ricostruito i vari passaggi commerciali. Durante l'indagine è emerso che una società argentina con sede a Buenos Aires ha commissionato la produzione di più di 230 mila capi ad una società con sede a Milano, fingendo di avere la licenza del marchio francese. La ditta milanese avrebbe poi trasmesso l'ordine di acquisto alle aziende comasche che, dopo aver reperito i prodotti in Cina, li aveva già consegnati a due imprese, una di Lonate Ceppino e l'altra di Fenegrò, dove sarebbe dovuta avvenire la sostituzione delle etichette.

Da quanto accertato, nel periodo dal 2015 al 2017, sono stati falsificati circa 800 mila capi d'abbigliamento alcuni dei quali destinati al mercato americano.

Il valore economico al dettaglio dei 165.785 prodotti sequestrati oggi si aggira intorno ai 25 milioni di euro.

I legali rappresentanti delle due società comasche e dell'impresa milanese sono stati segnalati all'autorità giudiziaria per i reati di contraffazione, frode nell'esercizio del commercio e ricettazione.

Commenti