Mazzette da immigrati: arrestato il viceprefetto

A Savona due persone in carcere e quattro a domiciliari. Tra loro il viceprefetto e un poliziotto. Accusati di peculato, corruzione e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina

Mazzette da immigrati: arrestato il viceprefetto

Mazzette, favori, interventi di liposuzione, cene gratis, assunzioni nelle coop e favori vari. Sono queste le accuse che hanno travolto il viceprefetto di Savona, Andrea Santonaso, e altre persone accusate a vario titolo di corruzione, peculato, rivelazione di segreti d'ufficio e favoreggiamento della prostituzione e dell'immigrazione clandestina.

Uno scandalo che investe la Questura e la Prefettura savonese e che scoperchia un sistema volto a favorire amici e chiunque fosse disposto a pagare un prezzo, pure gli immigrati. Andiamo con ordine. L'inchiesta, condotta dal pm Chiara Venturi, ha portato alla custodia cautelare in carcere per un ispettore di polizia, Roberto Tesio, e un marocchino punto di riferimento dei migranti, Adel Salah. Altre quattro invece le ordinanze di arresti domiciliari emesse dal Gip Fiorenza Gioregi: il viceprefetto Andrea Santonaso, il direttore amministrativo contabile della prefettura, Carlo Della Vecchia, un albanese indagato per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, Antonyel Dibra, e Graziella d Salvo, 48enne che dovrà rispondere dell'accusa di favoreggiamento della prostituzione per aver aperto e gestiti una casa si appuntamento.

A richiedere favori vari ci sarebbero 19 persone, tutte iscritte nel fascicolo di 319 pagine redatto dagli investigatori. Secondo l'accusa i favori elargiti al viceprefetto e al poliziotto della questura sarebbero arrivati in cambio del loro interessamento ad alcune pratiche arrivate sui tavoli della questura e della prefettura. Ci sono permessi di soggiorno e altri documenti per gli immigrati, autorizzazioni pubbliche, rilascio del porto d'armi o passaporti. Alcuni avrebbero ricevuto un appoggio per il cambio di cognome in cambio di un intervento di liposuzione. Oppure l'autorizzazione ad aprire una agenzia di investigazioni (senza requisiti a norma) in cambio dell'assunzione di una immigrata come commessa.

E ancora il rifacimento della carrozzeria dell'auto del poliziotto, a fronte di un via libera alla concessione di una piazzola per un chiosco di panini. Infine, favori per evitare la decurtazione dei punti della patente dopo una multa.

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