
Si alza la tensione in Medio Oriente dopo che il presidente Usa, Donald Trump, si è detto pronto a entrare in guerra nel conflitto tra Iran e Israele. La guida suprema iraniana Ali Khamenei ha reagito minacciando: "La battaglia ha inizio".
12:48 - Guardian: raid hanno causato danni lievi a impianti nucleari, ora rischio bomba
Gli attacchi israeliani non hanno finora distrutto il programma nucleare dell'Iran, né le sue ambizioni atomiche. Lo sottolinea un'analisi del Guardian, secondo cui i danni causati dai raid che da venerdì Israele sta conducendo sul Paese potrebbero essere riparati entro pochi mesi. E probabilmente alimenteranno il desiderio di un deterrente nucleare sia da parte del governo che della popolazione. Secondo il giornale britannico, che cita comandanti militari israeliani ed esperti internazionali di proliferazione nucleare, in pochi giorni di guerra Israele ha ucciso una decina dei principali scienziati nucleari dell'Iran, ha eliminato gran parte dei suoi vertici militari e ha attaccato parti chiave del suo programma nucleare. Ma nonostante questa evidente dimostrazione di forza militare e di capacità di intelligence, non è riuscito a danneggiare in modo critico il programma nucleare della Repubblica islamica. I primi attacchi di Israele hanno ritardato di alcuni mesi la capacità dell'Iran di produrre un'arma nucleare, ha affermato un funzionario militare israeliano, parlando a condizione di anonimato. Tuttavia, come riferito dalla Cnn, l'intelligence statunitense ritiene che Teheran sia a tre anni di distanza dal poter conseguire un'arma atomica e non stia cercando attivamente di costruirla. Ciò, secondo il Guardian, renderebbe tale ritardo irrilevante.
Il Guardian evidenzia che invece di frenare la proliferazione nucleare, la decisione di Israele di scommettere sulla forza militare potrebbe essere controproducente e spingere l'Iran ad accelerare i suoi sforzi per ottenere una bomba, se la guerra si concludesse senza la completa distruzione del programma o un accordo che preveda controlli ferrei e ampi poteri di ispezione. "Se la guerra finisce senza distruggere il programma nucleare, permettendo all'Iran di uscire allo scoperto, probabilmente lo faranno", ha affermato Sima Shine, specialista di Iran ed ex responsabile della ricerca del Mossad. Un funzionario militare occidentale con esperienza nella regione ha concordato sul fatto che gli attacchi di Israele, sebbene inquadrati come raid preventivi, abbiano probabilità di essere un incentivo alla proliferazione. "La mia opinione è che se ne avranno la capacità dopo questo, (gli iraniani, ndr) si impegneranno il più velocemente possibile per ottenere un'arma nucleare", ha concluso.
12:31 - Il messaggio in tv di Khamenei: "Israele ha commesso un grave errore e sarà punito"
Israele ha "commesso un grave errore" per questo "verrà punito". E' quanto ha affermato la guida suprema della Repubblica islamica, l'ayatollah Ali Khamenei, che si è rivolto alla nazione con un messaggio televisivo nel sesto giorno dall'inizio dell'aggressione israeliana contro l'Iran. "Non perdoneremo Israele per aver violato il nostro spazio aereo", ha aggiunto il leader. "Le nostre forze armate sono pronte a difendere la patria con il sostegno delle autorità e di tutto il popolo", ha dichiarato Khamenei.
"Chi conosce la storia dell'Iran sa che gli iraniani non rispondono bene al linguaggio delle minacce". Lo ha detto l'Ayatollah Khamenei, nel suo discorso alla tv, riferendosi alle dichiarazioni di Donald Trump. Israele "ha fatto un errore enorme e sarà punita per questo", ha aggiunto sottolineando che "il popolo non dimenticherà il sangue dei martiri e l'atto nel loro territorio".
L'Iran "non accetterà una pace o una guerra imposte". Lo ha detto la Guida Suprema iraniana Ali Khamenei, in un discorso televisivo alla nazione.
12:20 - Ue: cambio di regime in Iran non è nostra posizione
"Sia chiaro, un cambio di regime non rientra nella posizione concordata dell'Ue". Lo ha sottolineato il portavoce del Servizio di Azione Esterna dell'Ue Anouar El Anouni nel corso del briefing con la stampa. Il portavoce ha ribadito che, come spiegato più volte da Bruxelles, l'Iran dove "mai avere o acquisire armi nucleari".
11:57 - Idf: da venerdì colpito 1100 obiettivi
L'aeronautica militare israeliana ha colpito oltre 1.100 obiettivi in centinaia di attacchi in Iran da venerdì. Lo ha dichiarato il portavoce delle Idf, il generale di brigata Effie Defrin, in una conferenza stampa. "Stiamo operando sistematicamente per neutralizzare la minaccia nucleare", ha affermato su X, aggiungendo che gli attacchi stanno "aggravando ulteriormente i danni significativi" causati ai missili balistici e alle difese aeree dell'Iran.
11:12 - Khamenei: nessuna pietà per il regime terrorista sionista
"Dobbiamo dare una risposta forte al regime terrorista sionista. Non mostreremo alcuna pietà ai sionisti". Lo ha scritto su X la Guida suprema dell'Iran, ayatollah Ali Khamenei.
10.42 - Iran a Onu: pronti a rispondere ad attacchi Israele e Usa
L'ambasciatore iraniano all'Onu a Ginevra ha affermato che Teheran risponderà "senza limiti" agli attacchi di Israele e anche a quelli degli Stati Uniti se dovessero decidere un loro coinvolgimento diretto. Lo scrive l'israeliano Haaretz, citando la Reuters. L'ambasciatore iraniano alle Nazioni Unite a Ginevra, Ali Bahreini, ha detto che l'Iran risponderà "seriamente e con forza, senza alcuna restrizione" agli attacchi israeliani sul suo territorio". Se Teheran giungesse alla conclusione che gli Stati Uniti sono coinvolti in questi attacchi - ha aggiunto -, inizierebbe a rispondere anche all'aggressione statunitense
9.54 - Teheran: "L'Iran non ha ancora usato sue armi più potenti"
La strategia dell'Iran nella risposta agli attacchi d'Israele è quella di procedere "passo per passo", il che significa che la Repubblica Islamica non ha ancora "mostrato tutto il suo potenziale". L'avvertimento arriva da Abbas Moghtadaei, parlamentare di alto rango a Teheran, intervistato nelle ultime ore dall'agenzia Ilna e ripreso anche da Iran International, sito d'informazione legato ad ambienti dell'opposizione in esilio con base a Londra. Moghtadaei, vicepresidente della commissione esteri e sicurezza nazionale, ha lasciato intendere che il lancio dei primi missili ipersonici non esaurisce le carte a disposizione dell'Iran. "Abbiamo altre sorprese nel nostro carniere", ha tagliato corto.
8.50 - Idf, abbattuti tre droni lanciati dall'Iran sul nord di Israele
L'esercito israeliano ha reso noto di aver abbattuto poco fa tre droni lanciati dall'Iran sul nord del Paese.
8.34 - Katz: "Un tornado su Teheran, così crollano le dittature"
"Un tornado sta passando su Teheran. I simboli del governo vengono bombardati e distrutti, a partire dall'Autorità per le comunicazioni radiotelevisive, e presto altri obiettivi. Masse di residenti stanno fuggendo. È così che crollano le dittaturè. Lo ha scritto su X il ministro della Difesa, Israel Katz
7.51 - I pasdaran dichiarano il 'dominio' sullo spazio aereo di Israele
Le Guardie della rivoluzione iraniana hanno dichiarato di avere raggiunto "il dominio totale sui cieli dei territori occupati (Israele, n.d.r.), rendendo le difese israeliane impotenti di fronte agli ultimi attacchi missilistici dell'Iran". Lo riferisce Tasnim, agenzia vicina ai pasdaran, secondo cui "una nuova tornata di attacchi missilistici da parte dell'Iran ha preso di mira posizioni nei territori occupati mercoledì mattina, segnando l'undicesima ondata della risposta di Teheran all'aggressione israeliana".
7.01 - Iran: media, nella notte telefonata fra Trump e Netanyahu
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente americano, Donald Trump, hanno avuto un colloquio telefonico durante la notte. Lo riporta il Times of israel citando un funzionario israeliano. Netanyahu ha dichiarato ieri di aver parlato con Trump quasi ogni giorno da quando è scoppiato il conflitto tra Israele e Iran la scorsa settimana.
1.39 - Khamenei su X: "La battaglia ha inizio"
La guida suprema dell'Iran, l'Ayatollah Ali Khamenei, ha pubblicato un messaggio sulla piattaforma sociale X che recita: "Nel nome del nobile Haidar, la battaglia è cominciata". Haidar è un appellativo spesso usato per indicare Ali, considerato dai musulmani sciiti il primo Imam e successore del profeta Maometto. Sul profilo in lingua inglese di Khamenei si legge inoltre: "Dobbiamo dare una risposta forte al regime sionista terrorista. Non mostreremo alcuna pietà ai sionisti" La dichiarazione fa riferimento al primo imam dell’Islam sciita e alla sua conquista della città ebraica di Khaybar nel VII secolo. Il post include un’immagine di un uomo con una spada che entra da un cancello simile a una fortezza, con strisce infuocate nel cielo sopra. La dichiarazione è il primo messaggio pubblico di Khamenei da quando Donald Trump ha chiesto la resa incondizionata dell’Iran e ha detto che gli Stati Uniti per “il momento” stanno rinviando l’uccisione dell'ayatollah.
00.59 - Meloni, l'Iran potenza nucleare minaccia per tutti
"Sono d'accordo sul fatto che un Iran come potenza nucleare non sarebbe una minaccia solamente per Israele, sarebbe una minaccia anche per tutti noi". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in un punto stampa al termine del G7, rispondendo a chi le chiedeva un commento sulle parole del cancelliere Friedrich Merz, secondo cui Israele "sta facendo il lavoro sporco per tutti noi". "Ho sempre pensato che lo scenario migliore fosse quello di un oppresso popolo iraniano che riesce a rovesciare il regime, dopodiché si deve fare il pane con la farina che si ha... Si deve operare nello scenario nel quale si opera, per cui l'obiettivo è quello di impedire che l'Iran abbia una potenza nucleare". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in un punto stampa al termine del G7, rispondendo a una domanda sul monito di Emmanuel Macron contro un cambio di regime con la forza in Iran. "Con la negoziazione fino a ieri non si è riusciti.
Lo scenario è possibile che oggi cambi e noi dobbiamo guardare all'obiettivo - ha aggiunto -, non a quella che è la nostra idea perfetta per ottenere quell'obiettivo. È evidente che finché la minaccia esiste, Israele ha anche il diritto difendere la sua sicurezza"