"Mi hanno stordita al party". Il racconto choc della campionessa di nuoto

La nuotatrice della Nazionale canadese, Mary-Sophie Harvey, ha raccontato sui social la sua disavventura: "Al risveglio ero piena di lividi"

"Mi hanno stordita al party". Il racconto choc della campionessa di nuoto

"Mi hanno drogata". Lo dice forte e chiaro Mary-Sophie Harvey, 22 anni, campionessa di nuoto tra le file della Nazionale canadese ai recenti Mondiali di Budapest. L'atleta ha raccontato sui social la sua disavventura al party conclusivo della competizione: "Quando mi sono svegliata, avevo dozzine di livide sul corpo. Non mi sono mai vergognata così tanto", spiega. Sulla vicenda indaga anche la Fina (Federazione internazionale di nuoto) che ha ingaggiato un investigatore per accertare la dinamica dell'accaduto.

Il racconto

La nuotatrice, che ha conquistato un bronzo in staffetta (4X200) ai Mondiali di Budapest, sospetta di esser "stata drogata" nel corso della serata organizzata per celebrare la chiusura della manifestazione. Harvey ha precisato che "c'è una "finestra da quattro a sei ore" in cui "non riesce a ricordare nulla" e che, al risveglio, si è ritrovata con una costola incrinata e una commozione cerebrale. In più la campionessa di nuoto ha dichiarato di avere "dozzine di lividi" sul suo corpo. "Non mi sono mai vergognata così tanto" , aggiunge l'atleta senza precisare se ci sia stato un tentativo di stupro o meno. "Ma non lascerò - continua - che tutto ciò mi abbatta". Dopo l'accaduto, la 22enne è stata sottoposta a cure mediche: "Sono andata in ospedale, - racconta ancora su Instagram - dove ho incontrato medici e psicologi. Mi hanno fatto i test e trattato nel miglior modo possibile". La Harvey ha concluso il post riportando le parole dei medici che l'hanno visitata: "Mi hanno detto che succede più spesso di quanto pensiamo, e che in un certo senso sono stata fortunata a uscirne con un'incrinatura a una costola e una piccola commozione cerebrale".

Il comunicato della Federazione

Stando a quanto riferisce L'Ansa, l'ente mondiale del nuoto, la Fina, ha fatto sapere di aver avviato un'indagine interna. "Fina è a conoscenza delle angoscianti notizie riguardanti Mary-Sophie Harvey e Fina è profondamente preoccupata per il suo benessere - è scritto in un comunicato della Fina -. Siamo in contatto con la federazione canadese e il comitato organizzatore locale. Nel 2021 la Fina ha adottato misure diffuse volte a salvaguardare gli atleti e un ufficiale investigativo indipendente è stato incaricato di approfondire la questione". Quanto alla Harvey ha chiosato il post con una esortazione a tenere la guardia alta: "A chiunque legga questo, si prega di fare attenzione.

- avverte - Pensavo di essere al sicuro, che non mi sarebbe mai successo, soprattutto mentre ero circondato da amici. Ma è stato così, e avrei voluto che qualcuno mi avesse istruito sulla questione prima di quella notte".

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