Micro peni all'uncinetto per bimbi trans: l'ultima follia Lgbt

Una insegnante britannica denuncia quanto sta accadendo. Sui siti si possono trovare maglie e mutande contenitive per maschietti, ma anche finti peni per femminucce

Micro peni all'uncinetto per bimbi trans: l'ultima follia Lgbt

Nella fiera dell'assurdo, tutto è possibile. Anche che un genitore si prenda la briga di comprare un micro-pene finto per la propria figlioletta per farla "vivere" nel corpo di un maschietto. A denunciare quanto sta accadendo ormai da mesi è Debbie Hayton, una insegnante britannica transgender. La Hayton insegna scienze ai ragazzi dagli 11 ai 18 anni in una scuola dell'Inghilterra Centrale. E da persona che bazzica in questo mondo - in più di una occasione - si è trovata in disaccordo sui modi e metodi di "imposizione" della cultura gender. La professoressa, infatti, crede che le persone trans possano essere incluse nella società senza compromettere (e calpestare) i diritti degli altri. Purtroppo, non tutti la pensano come lei. Tanto che qualcuno è arrivato addirittura a progettare e a mettere sul mercato peni fatti all'uncinetto per le bimbe, mutande contenitive per i bimbi e t-shirt strettissime per appiattire il petto.

Con la sua denuncia, l'insegnante ci ha fatto scoprire che il sito Transkids, ad esempio, è uno spazio virtuale nel quale si possono trovare sia libri "didattici" per i ragazzini che vogliono saperne di più dell'universo trans sia mutande e magliette contenitive. Quindi, ci troveremo davanti alla biancheria intima Tuck Buddies, modellata su un giovane che vuole essere una ragazza. O a un "raccoglitore tri-top in cotone bianco" per appiattire il petto. Finita qui? Macché. La follia di chi finge di interessarsi al bene dei bimbi si è spinta oltre, fino ad arrivare alla produzione di peni per bambine. E qui l'età della "platea" di riferimento si abbassa ulteriormente fino ad arrivare all'età pre-scolare.

Il sito Stitchbug Studio, infatti, propone alle famiglie e alle piccole coloratissimi peni lavorati all'uncinetto. Questi orrori "sono realizzati a mano individualmente per ogni ordine con filato morbido e resistente di alta qualità. I nostri packer sono leggeri, comodi da indossare tutto il giorno e durano a lungo con la minima cura". Si possono trovare di diversi colori e dimensioni per renderli ancora più "appetitibili". Sul sito si legge: "Jr. Bug® soft packer è un packer protesico personalizzato per adolescenti e piccoli adulti, realizzato con filato morbido e resistente e imbottitura in poliestere. La versione leggera non è appesantita ed è facile da indossare appuntata alle mutande o infilata in una borsa da imballaggio o in una tracolla. È morbido e facile da posizionare in modo naturale, rimane fermo ed è comodo da indossare tutto il giorno. Se lo si desidera, l'etichetta di cotone può essere utilizzata per fissarla. Le protesi in silicone sono pesanti, scomode, richiedono lavaggio e spolveratura per evitare di diventare appiccicose e quasi sempre creano un rigonfiamento eccessivamente evidente. Le taglie sono limitate e fisse, e non ci sono colori divertenti. Il soft packer Jr. Bug® è leggero, personalizzabile, comodo, a bassa manutenzione e può essere lavato in lavatrice". Chiaro, no?

Ma i modelli disponibili sono molteplici. Abbiamo anche il Jr. Bug® soft packer appesantito "per adolescenti e piccoli adulti", una "versione ponderata ha 1,5 once di perline non tossiche lavabili che gli conferiscono un peso delicato ed è facile da indossare appuntata alle mutande o infilata in una custodia o tracolla". Uno schema per realizzare un micro-pene in casa propria, un Lil' Bug® soft packer weighted con all'interno perline più pesanti "non tossiche e lavabili nelle palle e nel glande. È facile da indossare appuntato alle mutande o infilato in un sacchetto o cinturino". E per finire c'è anche quello fatto su misura sia per i genitori dei giovani trans sia per i bambini: il Bitty Bug®Soft Packer.

Su questo sito vengono date tutte le informazioni possibili e immaginabili: dettagli su lavaggio e misure, zoom sofisticati per vedere con quale meticolosità sono confezionati questi oggettini che poi andranno messi nelle mutande e la possibilità di non pagare interamente il prodotto se non si riesce ad arrivare la cifra. Ah, c'è anche un piccolo "insegnamento" che forse vorrebbero inculcare nelle teste dei più piccoli: questi micro-peni sono "un ottimo modello per un'educazione sessuale positiva e una dimostrazione delle abitudini degli uomini".

Dopo aver passato ore su questi siti, ci restano poche parole. Per questo, useremo quelle della insegnante britannica: "I transessuali come me guardano con orrore mentre un'intera industria nasce per fornire armamentario per i bambini che si 'identificano' come il sesso opposto. In che razza di mondo un genitore compra un pene finto per la propria figlia in età prescolare?". E ancora: "Cosa significhi per un bambino di due anni essere transessuale non è chiaro, ma un'intera industria si è aperta per soddisfare le loro esigenze. O forse le esigenze dei loro genitori?"

Debbie Hayton si pone domande sensate, ma che al momento hanno solo ottenuto risposte bislacche e raffazzonate.

Ci sembra inspiegabile di essere arrivati a questo punto. Ci sembra inspiegabile pensare a un genitore che inserisce nelle mutadine di sua figlia un finto pene colorato per farle comprendere "le abitudini degli uomini".

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