Nuovo sbarco di migranti in Sardegna sulla tratta dell'Algeria. Questa mattina, intorno alle 8, 13 individui (probabilmente provenienti dall'Algeria, ma potrebbe esserci anche qualche tunisino) sono stati segnalati presso le acque del litorale balneare di Porto Pino, sulla costa sud-occidentale del'isola. I migranti in questione sono tutti maschi di età adulta. Le loro condizioni di salute sembrano essere buone. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Carbonia. Dopo le opportune procedure di rito da parte degli uomini dell'Arma, i migranti sono stati trasferiti presso il Centro di primo soccorso e accoglienza di Monastir, alle porte di Cagliari. Al momento sono in corso ulteriori verifiche.
Sono oramai frequenti gli sbarchi di clandestini sulle coste meridionali del Sulcis e in altre zone della Sardegna. A tal proposito, il segretario regionale del sindacato Siulp Polizia, Salvatore Deidda, ha dichiarato: "Il fatto che la rotta per Lampedusa abbia 'qualche' difficoltà è marcatamente palese. La nostra preoccupazione è che chiudendo quella rotta si cerchi di arrivare in Sardegna, scegliendo questa alternativa perché meno "esposta" mediaticamente. E più conveniente per gli immigrati perché così facendo evitano di stare per lungo tempo in Libia".
Un messaggio allarmante quello di Deidda, scaturito dopo il caso delle navi Sea Watch ed Alex e dopo i numerosi episodi di sbarchi sulle coste sarde. Da segnalare, inoltre, un recente sbarco di due migranti nell'isola che, secondo quanto da loro dichiarato, proverrebbero dalla Libia.
Nel complesso, dall'inizio del 2019, sono giunti all'incirca 200 barchini in Sardegna, perlopiù provenienti dall'Algeria. Secondo quanto ancora dichiarato da Deidda, pare che i migranti prediligano l'isola in questione, in quanto avrebbero compreso che la rotta per Lampedusa sia troppo rischiosa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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