L'Austria imporrà "molto presto" controlli e dispiegherà soldati al confine con l'Italia se non si ridurrà il flusso di migranti in arrivo sulle coste italiane. È quanto ha detto il ministro della Difesa austriaco Hans Peter Doskozil al sito del quotidiano Krone: "Mi aspetto che molto presto saranno attivati controlli alle frontiere e che sarà richiesto un dispiegamento dei militari". Secondo il ministro, tutto questo si renderà "indispensabile se il flusso verso l'Italia non si allenterà". Il giornale scrive che 750 soldati e quattro veicoli blindati sarebbero già stati mandati al Brennero lo scorso fine settimane. E in questo quadro di crescente tensione di fatto bisogna registrare anche il rapporto del governo italiano con le istituzioni europee. Roma da tempo chiede collaborazione da parte dei Paesi Ue per affrontare l'emergenza, ma da Bruxelles per il momento sono arrivate solo promesse. A questo si aggiunge anche la chiuusra da parte della Francia di Macron e della Spagna di Rajoy che chiudono i loro porti ai possibili sbarchi. Gentiloni, a un vertice della Fao, è stato chiaro: "L'Italia intera è mobilitata nell'accoglienza dei migranti e chiede condivisione in questa opera, necessaria se l'Europa vuole mantenere fede ai propri principi, storia e civilità e necessaria all'Italia per evitare che la situazione divenga insostenibile e alimenti reazioni ostili nel nostro tessuto sociale che finora ha reagito in modo esemplare dimostrando capacità di accoglienza e coesione". Intanto il segretario generale del ministero degli Esteri, Elisabetta Belloni, ha convocato stamane alla Farnesina l’ambasciatore austriaco a Roma, Rene Pollitzer, dopo le dichiarazioni del governo austriaco circa lo schieramento di truppe al Brennero.
"Sono francamente sorpreso per le dichiarazioni del ministro della Difesa austriaco Doskozil", ha affermato il ministro dell’Interno, Marco Minniti. "Come risulta evidente - spiega Minniti - non c’è alcuna emergenza al valico del Brennero e i rapporti di cooperazione con la polizia austriaca funzionano perfettamente. Si tratta, quindi, di una iniziativa ingiustificata e senza precedenti che se non immediatamente corretta comporterà inevitabili ripercussioni nella cooperazione in campo di sicurezza tra due Paesi che hanno fatto dell’amicizia e delle positive relazioni transfrontaliere un elemento fondamentale dei loro rapporti".
E sulle mosse del governo austriaco è intervenuto Paolo Grimoldi, deputato della Lega Nord e segretario della Lega Lombarda-Lega Nord: "Ma Gentiloni ieri di cosa è andato a parlare in Europa? Stamattima l'Austria annuncia il dispiegamento di 750 soldati alla frontiera italiana, prevedendo addirittura la possibilità di schierare dei carri armati al Brennero, per sigillare i confini con l'Italia in previsione di un massiccio afflusso di immigrati che potrebbero provare ad entrare in territorio austriaco, mentre la Svizzera extracomunitaria rafforza la presenza di forze di Polizia su tutti i valichi italiani per la stessa ragione. E la Francia intanto continua a presidiare militarmente il confine di Mentone.
Gli altri Stati europei non solo ci hanno abbandonato ma applicano il 'non si passa': saremo costretti a tenerci qui tutte gli oltre 200mila immigrati africani che arriveranno quest'estate e si andranno a sommare al mezzo milione arrivato nell'ultimo triennio. L'Europa finalmente ha realizzato il suo mega Hot post a cielo aperto dove rinchiudere gli immigrati: è l'Italia dei governi incapaci del Pd".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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