Nel cuore della notte tra venerdì e sabato, diversi automobilisti agrigentini si accorgono della presenza di persone lungo il ciglio di una della carreggiata di un delle strade più trafficate della città.
Al centralino della Polizia iniziano ad arrivare diverse chiamate: “Personalmente ho avuto paura, rientravo verso casa – dichiara uno degli automobilisti che allerta le forze dell’ordine – Mi sono accorto che erano migranti, volevo fermarmi per avvertirli che era pericoloso stare lì ma rischiavo di essere anche io investito”.
La strada in questione non è proprio secondaria: non si tratta di una via comunale od una trazzera di campagna, è la Ss 640 la quale collega il porto di Porto Empedocle con il quartiere balneare di San Leone e l’ingresso della Valle dei Templi. Da qui l’incredulità di molti nel ritrovarsi alcuni migranti a bordo della carreggiata. Soprattutto nelle sere d’estate, quando in tanti raggiungono i locali dei lidi di San Leone, la statale è molto trafficata e la presenza di persone che passeggiano radenti al guarda rail può creare rischi molto gravi.
“Ho capito che si trattava di migranti – dichiara un altro automobilista – Perché chiunque conosce il territorio non andrebbe mai a camminare di notte lungo una delle statali più trafficate della zona”.
Sul posto interviene quindi la Polizia, la quale si mette sulle tracce dei migranti: vengono scandagliate le campagne limitrofe alla statale, così come le strade che dalla rotonda “Giunone” salgono verso la valle dei Templi ed il centro di Agrigento. Dei migranti però nessuna traccia: il gruppetto notato ai margini della statale riesce a dileguarsi.
Potrebbe trattarsi quindi di un nuovo caso di “sbarco fantasma”, ossia di approdi i cui migranti arrivati in Sicilia riescono a far perdere le proprie tracce, a diventare per l’appunto dei “fantasmi” in giro per le campagne siciliane.
Ma in realtà questa volta, notando anche l’orario ed il punto dell’avvistamento da parte degli automobilisti, potrebbe trattarsi anche di gente arrivata a Porto Empedocle con il traghetto da Lampedusa. Così come scrive l’Agi, gli inquirenti starebbero vagliando questa ipotesi e cioè che i migranti visti lungo la statale siano in realtà sbarcati a Lampedusa e poi, una volta trasferiti a Porto Empedocle, scappati dall’interno dello scalo empedoclino.
Come detto infatti, la statale in questione collega Porto Empedocle con San Leone ed Agrigento, dunque alcuni soggetti potrebbero essersi allontanati dalla zona portuale per raggiungere a piedi la città. Non sarebbe la prima volta: in passato in altri episodi analoghi è capitato che, una volta trasferiti da Lampedusa, i migranti riescono ad eludere i controlli ed a dirigersi a piedi verso Agrigento per raggiungere la stazione dei treni o dei bus e, da qui, dirigersi verso il nord Italia.
“Nei mesi scorsi con la mia associazione abbiamo denunciato più volte l’abbandono dei migranti al porto di Porto Empedocle – dichiara Claudio Lombardo, presidente dell’associazione MareAmico Agrigento – In passato è capitato più volte, di tanti di loro trasferiti qui non si è saputo più nulla. Poi i controlli sono migliorati, non so se l’episodio di questa notte sia riferibile ad una fuga dopo l’arrivo in porto oppure ad uno sbarco vero e proprio”.
C’è un’indagine in corso e nessuna ipotesi viene scartata, anche quella prima accennata di uno sbarco autonomo presso il litorale agrigentino. I precedenti non mancano: nell’estate del 2017 infatti, un barcone approda presso la spiaggia di Cannatello ed un gruppo di migranti viene notato per strada nei quartieri meridionali di Agrigento con alcuni di loro che chiedono informazioni per raggiungere la stazione.
Trattandosi di un episodio notato in orari notturni attualmente è difficile stabilire
cosa realmente sia accaduto. Di certo, sia a Lampedusa che in provincia di Agrigento in estate il fenomeno degli sbarchi fantasma, seppur notevolmente ridimensionato rispetto al 2017, appare sempre da tenere sotto controllo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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