Cronaca locale

Milano, rapinatori si fingevano poliziotti: 11 arresti

Nove membri di una banda (due irreperibili) sono stati arrestati per essersi spacciati per poliziotti e con questo stratagemma aver messo a segno tre rapine tramite finte perquisizioni

Milano, rapinatori si fingevano poliziotti: 11 arresti

Si fingevano poliziotti con tanto di pettorine, cappellini e manette simili a quelle ufficiali dello Stato e rapinavano altri delinquenti. Gli agenti del commissariato Scalo Romana di Milano hanno arrestato nove membri di un gruppo criminale in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare per 11 persone, due sono ancora irreperibili.

I componenti della batteria operavano nell'aerea metropolitana del capoluogo spacciandosi per poliziotti e tramite questo espediente fermavano e perquisivano con la forza le vittime. ln due casi i soggetti delle loro rapine erano stati scelti tra pregiudicati che avevano un grossa disponibilità di contante, rivelato poi essere frutto di attività illecite. La banda era già stata ridimensionata nel corso di un'operazione che ha colto in flagrante sei membri: i rapinatori erano stati arrestati nel corso di un'incursione nell'abitazione di un marocchino a San Giuliano Milanese, dove stavano simulando una perquisizione di droga ammanettando la vittima ad una sedia. Per quell'episodio è già scattata la condanna in primo grado.

L'ordinanza eseguita oggi riguardava invece altre due rapine. La prima in via Gratosoglio a Milano ai danni di tre egiziani fermati a bordo della loro auto dove i rapinatori sapevano di trovare 100mila euro in contanti "proventi di attività illecita" come specificato da una nota della Polizia. Nella circostanza di quel falso posto di blocco uno della banda era salito a bordo dell'auto ed era fuggito con le valigette di denaro seguito dai suoi complici. La seconda rapina è stata invece messa a segno a San Donato Milanese: anche in questo caso un marocchino, pluripregiudicato, è stato legato in un seminterrato durante una finta perquisizione, dalla quale i criminali avevano ottenuto 40mila euro. In sede di denuncia però la vittima non ha dichiarato nessun ammanco, perché si è poi scoperto essere stato ottenuto dall'attività di spaccio.

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