Cronache

Il ministero della Salute: "I sacchetti per la frutta si possono portare da casa"

Una circolare del ministero liberalizza l'uso dei sacchetti "privati" purché nuovi, monouso e compostabili in tre mesi

Il ministero della Salute: "I sacchetti per la frutta si possono portare da casa"

I consumatori italiani possono segnare una vittoria a proprio favore. Dopo il Consiglio di Stato, anche il Ministero della Salute stabilisce, con una circolare emessa in queste ore, che i sacchetti biodegradabili per la frutta e la verdura in vendita nei supermercati possono essere sostituiti da sacchetti equivalenti portati da casa.

Si tratta, certo, di sacchetti monouso, nuovi e compostabili in tre mesi. Non potrete perciò portare da casa le vecchie buste in plastica, ma non sarete obbligati all'acquisto dei sacchetti presso il supermercato.

"Deve ammettersi la possibilità di utilizzare - si legge nella circolare emessa dal dicastero guidato da Beatrice Lorenzin - in luogo delle borse ultraleggere messe a disposizione, a pagamento, nell'esercizio commerciale - contenitori alternativi alle buste in plastica, comunque idonei a contenere alimenti quali frutta e verdura, autonomamente reperiti dal consumatore". Quindi "non pare possibile che gli operatori del settore alimentare possano impedire o vietare tale facoltà di utilizzo".

Tuttavia, prosegue il Ministero della Salute, "laddove il consumatore non intenda acquistare la busta ultraleggera commercializzata nell'esercizio commerciale per l'acquisto di frutta e verdura sfusa, può utilizzare borse autonomamente reperite solo se idonee a preservare l'integrità della merce e rispondenti alle caratteristiche di legge".

Il pronunciamento del governo segue di cinque settimane il parere del Consiglio di Stato con cui veniva liberalizzato l'uso del sacchetto "portato da casa", purché conforme a determinate norme (nuovi, monouso, biodegradabili...).

La linea delle autorità italiane è insomma chiara: sì alla tutela dell'ambiente, mettendo al bando le vecchie buste di plastica; no all'imposizione dell'acquisto in negozio.

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