Cronache

Monza, solo un anno per pedofilo, quasi 2000 file condivisi in rete

A dare l’avvio alle indagini, nel 2015, è stata la polizia tedesca, che ha subito segnalato il soggetto alle autorità italiane. La perquisizione domiciliare ha portato alla scoperta di circa 1300 documenti di carattere pedopornografico salvati su due dischi di memoria, e 1800 file condivisi in rete: ora il pedofilo si trova dietro le sbarre del carcere di Monza, dove sconterà una condanna ridicola

Monza, solo un anno per pedofilo, quasi 2000 file condivisi in rete

Arrestato a Carnate, in provincia di Monza, un uomo di 60 anni trovato in possesso di circa un migliaio di documenti (tra foto e video) di carattere pedopornografico.

Le indagini nei suoi confronti erano state avviate nel 2015, quando la polizia tedesca aveva aperto un fascicolo in merito alla diffusione in rete di materiale riguardante minori abusati, denudati o costretti in atteggiamenti erotici. Proprio dalla Germania, dunque, era arrivata una segnalazione alle forze dell’ordine italiane, nella quale si faceva riferimento proprio al 60enne, uno dei pedofili coinvolti nell’operazione di file sharing.

Da qui era subito scattata una perquisizione, che aveva dato conferma alla denuncia degli agenti tedeschi. Entrati nell’abitazione dell’indagato e controllati i suoi dispositivi elettronici, gli investigatori avevano rinvenuto circa 1300 file conservati su due hard disk. Sono 1800, invece, i documenti messi in condivisione online.

La sentenza definitiva del tribunale di Milano, che lo ha giudicato colpevole dei reati di pornografia minorile e detenzione di materiale pedopornografico, è arrivata nello scorso mese di febbraio. In seguito al provvedimento di custodia cautelare detentiva emesso dalla procura milanese, i carabinieri del comando di Bernareggio (Monza) hanno eseguito l’arresto venerdì scorso.

Il 60enne si trova ora dietro le sbarre della casa circondariale di Monza, dove sconterà una pena di un anno ed otto mesi.

Commenti