Morbillo, due casi al Politecnico di Milano: "Esami in corso, massima allerta"

Sono stati registrati due casi di morbillo tra i dottorandi del Politecnico di Milano, l'ateneo ha attivato il piano di intervento richiesto dalle autorità sanitarie e una campagna informativa

Morbillo, due casi al Politecnico di Milano: "Esami in corso, massima allerta"

Due nuovi casi di morbillo si sono verificati al Policlinico di Milano: due dottorandi di 31 e 27 anni, non vaccinati, hanno manifestato i segni del virus a due settimane di distanza l'uno dall'altro.

A comunicarlo è l'Ats di Milano che rassicura che le condizioni di salute dei due ricercatori, impegnati nel dipartimento di Elettronica al campus Leonardo, sono in linea con il normale decorso della malattia, senza alcuna particolare complicazione. Subito sono sono state attivate tutte le procedure per avvisare chi fosse entrato in contatto con loro ed è stata offerta la vaccinazione a chi risultato non coperto.

I due casi di morbillo

Il primo caso è stato registrato il 14 giugno: uno studente di 31 anni si sente male, si presenta all’ospedale con i sintomi del virus e viene immediatamente ricoverato. Una volta diagnosticato il morbillo, il medico competente, responsabile della salute dei lavoratori del Politecnico, si è attivato per individuare le persone che avevano incontrato il ragazzo prima che si manifestasse la malattia e capire se queste persone sono già vaccinate. Sono stati identificati 20 contatti di lavoro: 10 risultavano già vaccinati, 7 immuni per aver già contratto la malattia, 3 hanno aderito all'offerta della somministrazione e si sono fatti vaccinare.

Il secondo caso, invece, risale a poco dopo, il 27 giugno. Si tratta di un altro dottorando di 27 anni che lavora nello stesso dipartimento nelle palazzine di via Ponzio al Politecnico. Anche in quest'occasione sono stati identificati e rintracciati 13 colleghi di lavoro, 38 studenti che avevano svolto con lui una esercitazione didattica e altri 30 amici con cui il giovane era uscito a pranzo il giorno prima dell'inizio dei sintomi. Le persone coinvolte sono state informate della opportunità di essere vaccinate se non già protette da pregressa vaccinazione o malattia, oltre ad essere informate sulle caratteristiche della malattia ai fini di una diagnosi tempestiva in caso di insorgenza di sintomi sospetti.

La campagna informativa dell'ateneo

Nel frattempo è scattato il piano di intervento richiesto dalle autorità sanitarie. Studenti, docenti e personale dell'Ateneo sono stati informati via email da venerdì. L’avviso è esposto nelle bacheche e la notizia vola online dove i ragazzi chiedono di saperne di più. Il documento è tradotto anche in inglese perché al Politecnico c’è un elevato numero di iscritti internazionali. La vaccinazione contro il morbillo, spiega la nota, è disponibile per chi è stato vicino ai contagiati ed è consigliata entro 72 ore dal contatto.

I medici dell'Ats avvertono che il rischio che il virus si diffonda è alto. In questi giorni, inoltre, si stanno svolgendo gli esami, i dottorandi fanno tutoring e quindi sono in contatto con tanti studenti. "Verificheremo che la profilassi venga seguita - ha assicurato al Corriere della Sera Donatella Sciuto, prorettore e docente nello stesso dipartimento dove si sono verificati i casi di morbillo - Ci sarà la massima attenzione. Il nostro dipartimento è il più grande d’Italia, è frequentato da qualche centinaio di dottorandi e diverse migliaia di studenti e ha uffici in più palazzine".

L'aumento dei casi

Dall'inizio dell'anno nella sola città di Milano si sono verificati già circa 200 casi di morbillo, più del doppio rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Qui ogni anno non si vaccinano 1.200 bambini, abbassando così la copertura totale e facendo venire meno la cosiddetta "immunità di gregge", quel 95 per cento che serve per proteggere anche chi non può prendere il vaccino per ragioni mediche. Tra i nuovi nati il calo è evidente: in soli dodici mesi si è passati dal 93 al 90 per cento.

I casi di morbillo registrati quest'anno in Lombardia sono 479.

E proprio in questa regione è avvenuto uno dei due decessi per le complicazioni legate alla malattia: un bambino di 7 anni, già affetto da leucemia, è deceduto il 22 giugno scorso all’ospedale San Gerardo di Monza dopo aver contratto il virus. In tutta Italia nei primi 6 mesi del 2017 si sono registrati 3.232 casi, più di tutto il 2016 in cui i casi segnalati sono stati 844.

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